I giovani al Sud emigrano in massa. Vergogna, Italia!
Politica Calabria

I giovani al Sud emigrano in massa. Vergogna, Italia!

venerdì 14 ottobre, 2011

CROTONE 13 OTTOBRE 2011 - I giovani al Sud emigrano in massa. Vergogna, Italia!

Costretti ad emigrare dalla politica nazionale e mortificati dal clientelismo degli ascari locali.
Il Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, alla trasmissione “Agora” condotta da Andrea Vianello sul tema “I giovani e il Sud” lancia parole di fuoco contro la politica nazionale commentando gli allarmanti dati dell’ultimo rapporto Svimez.. Come conseguenza dell’abbandono del Sud a se stesso da parte dello stato, dice De Luca, “I giovani del Sud diventano, quindi, più esposti alle spinte clientelari per trovare un lavoro, subendo gravissime mortificazioni.[MORE]

E il Governo che cosa ha fatto? La più grande rapina del secolo ai danni del nostro Mezzogiorno, spostando fondi FAS (Fondi per le aree sottoutilizzate) per 35 miliardi dal Sud al Nord, a discapito delle politiche di sviluppo e quindi anche annullando la possibilità di creare nuovo lavoro. Sarebbe necessaria, naturalmente, anche una maggiore conoscenza del territorio che francamente non si ritrova nelle scelte e nei comportamenti della politica nazionale”.

I governi degli ultimi decenni hanno assestato il colpo finale per completare il percorso iniziato con l’Unità d’Italia un secolo e mezzo fa per rendere il Sud una colonia a servizio del consumo dei beni che dovevano e devono continuare ad essere prodotti solo al Nord. Continua così il sindaco di Salerno: "Il Sud è stato cancellato dalla politica nazionale. Gli emigranti dal Sud al Nord sono ogni anno 109mila. Però oggi, rispetto agli anni '50 e '60, la drammatica verità è che emigrano forze intellettuali, energie vitali per il futuro”.

Essendo ormai chiarissimo il tradimento cannibale operato dai politici del Sud verso i conterranei ecco cosa dice ancora De Luca: “Nel Mezzogiorno abbiamo conosciuto classi dirigenti squallide ed inefficienti senza distinzione di colore politico. A mio giudizio basterebbe adottare un metodo rigoroso, premiando i meriti e la capacità amministrative. E, invece, non si distingue a livello centrale tra chi è in grado di lavorare per il bene delle comunità, raggiungendo risultati concreti, e i cialtroni che adottano criteri clientelari e favoriscono ruberie ed imbrogli. Sui fondi europei è incredibile quello che accade: chi è in grado di aprire cantieri e realizzare opere si ritrova sullo stesso piano - se non al di sotto - di chi è completamente incapace".

Natale Cuzzola
 


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