I libri più belli

domenica 12 ottobre, 2014

12 OTTOBRE 2014 – Se dovessimo allestire una libreria tutta nuova a quali libri non dovremmo mai rinunciare? Quali i titoli che dovrebbero assolutamente essere tra i nostri scaffali?
La domanda sembra inopportuna, ciascuno potrebbe asserire di avere i propri testi preferiti perciò la libreria sarebbe, ovviamente, corredata di pagine tra loro ben distinte in base a chi ne è il proprietario. E in effetti così è ma ci sono comunque alcuni testi che potremmo definire irrinunciabili, pietre miliari da dover possedere, che vanno letti comunque.

Non si vuole con questo articolo esaurire tutti quelli che dovrebbero esser letti almeno una volta nella vita ma darne un incipit da infoltire strada facendo, nel tempo.
Ipotizziamo di dover arredare la libreria di un giovane studente. Certo questi mai rinuncerà alla sua collezione di manga e di fumetti, ai suoi testi di fantascienza e, tanto meno, alle sue letture horror, per i maschietti, o romantiche e sdolcinate, nel caso delle ragazze.[MORE]

Benissimo! Ma accanto a questi volumi, in prima linea, al fine di arricchire la propria crescita e formazione umana, sociale e culturale, per capire la vita e sviluppare un buon senso critico, per padroneggiare al meglio anche la lingua, ci sono dei pilastri fondamentali della letteratura da dover possedere.

Libri di cui è semplicemente meraviglioso anche già solo il maneggiare e respirare l’odore della carta; che portano in alto e fanno vedere nuovi mondi sconosciuti. Libri che sono da tempo nella storia e offrono occasione continua di ispirazione per coloro che vi si accostano.

Alcuni libri, infatti, non lasciano indifferenti, cambiano in profondità, resta una traccia indelebile nell’animo di chi li legge, anche della quale spesso non si è pienamente consapevoli.
Tra questi alcuni titoli sono notissimi e studiati anche nel percorso scolastico, tuttavia la lettura personale, approfondita dalla critica letteraria, fatta anche in epoca successiva dona una visione molto più completa delle opere in questione.

Arriviamo al dunque con una prima terna di titoli da ritenere indispensabili. Sul podio, a pari merito, vi sono certamente: “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, “Il Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes, “Robinson Crusoe” di Daniel Defoe.

Perché questi volumi? La spiegazione è semplice. Sono libri di alto valore: morale, sociale, culturale. Descrivono bene la vita, la società, le sue sfaccettature, i suoi vizi, i mali di ogni tempo ma anche le semplici virtù, spesso poco presenti ma capaci di dare svolta al mondo e alla storia laddove osservate e coltivate.

“I Promessi Sposi” rappresentano un capolavoro linguistico-letterario di elevata bellezza. Le frasi del Manzoni, ricche di dovizie e particolari trascinano il lettore lontano, nel tempo della storia. Le metafore, i paragoni, le similitudini di cui ogni brano è ricco catturano e conquistano in modo sorprendente. Un libro tra le cui righe si nasconde spesso poesia. Un’opera che, nel tempo, conserva ancora la sua ricchezza e, per chi ben lo intende, una sola lettura nell’arco della vita non è sufficiente.

“Il Don Chisciotte della Mancia” è un libro straordinario e ricco di mistero. Un libro da scoprire che parla di apparenze e cela significati nascosti di mirabile importanza. Un libro che non si può non amare, che, trovata la chiave che ne schiude ogni segreto rivive e prende corpo in forma nuova. Bellissima e di riferimento l’immagine che ne dona J. L. Borges: “Chiuso il libro, il testo continua a crescere e ramificarsi nella coscienza del lettore. Quest’altra vita è la vera vita del libro.”

Infine il “Robinson Crusoe” che traccia una visione molto più complessa del mondo e del vivere sociale. Scruta l’uomo in profondità, nel suo intimo, nell’anima e lo pone di fronte agli interrogativi più grandi della vita.

Incommensurabile ricchezza a cui un giovane non può sottrarsi. Un incanto da scoprire anche per moto proprio al di là degli studi e dei percorsi pattuiti. Alcuni testi appartengono all’uomo e in quanto tali non possono essere ignorati per ben vivere e per ben maturare.