

Inchiesta "Hydra": scoperto arsenale e arrestato presunto affiliato a clan di Messina Denaro
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Milano, 23 gennaio. Un'operazione congiunta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Milano e dei carabinieri del Nucleo investigativo ha portato all'arresto di Giovanni Abilone, 44 anni, residente a Taino, in provincia di Varese. L'uomo è stato trovato in possesso di un vero e proprio arsenale di armi.
Nell'abitazione di Abilone sono stati rinvenuti quattro pistole, una mitragliatrice, una carabina, due fucili, due silenziatori e 1.330 cartucce di diverso calibro. Oltre a ciò, nel suo veicolo sono stati sequestrati 37 grammi di cocaina e una pistola revolver completa di munizioni.
Legami con il "sistema mafioso lombardo"
L'arresto si inserisce nell'ambito della maxi inchiesta denominata Hydra, che mira a smantellare un presunto "sistema mafioso" in Lombardia. Secondo le indagini, Abilone sarebbe un esponente legato al mandamento di Castelvetrano, l'organizzazione storicamente collegata a Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra deceduto nel 2023.
La maxi inchiesta ha portato alla luce presunte alleanze operative tra Cosa Nostra, camorra e 'ndrangheta, descritte dai magistrati come un vero "consorzio mafioso". Questo sistema, ribattezzato dalla pm Alessandra Cerreti e dal procuratore Marcello Villa come "sistema mafioso lombardo", rappresenterebbe una nuova forma di collaborazione criminale sul territorio.
Gli sviluppi giudiziari dell'inchiesta
L'inchiesta Hydra aveva già visto, nell'ottobre 2023, la bocciatura di gran parte delle richieste di misure cautelari avanzate dalla Dda. Il gip aveva infatti rigettato 142 istanze su 153, ritenendo insufficiente l'accusa di associazione mafiosa. Tuttavia, il Tribunale del Riesame ha successivamente ribaltato la decisione, accogliendo la linea accusatoria e ordinando la custodia cautelare per una quarantina di indagati.
Nei giorni scorsi, la Corte di Cassazione ha ulteriormente avvalorato la tesi dei magistrati, respingendo i ricorsi presentati dalle difese. Gli arresti per associazione mafiosa stanno proseguendo, con esecuzioni previste fino a metà febbraio.
Le dichiarazioni della Procura
La pm di turno, Roberta Amadeo, ha chiesto la convalida dell’arresto di Abilone e la sua custodia cautelare in carcere. Il sequestro dell’arsenale, unito al materiale ritrovato durante le perquisizioni, rappresenta un punto di svolta nell’inchiesta, confermando la pericolosità dell’organizzazione criminale in Lombardia.
Un fenomeno in crescita
L'alleanza tra le principali organizzazioni mafiose italiane, finalizzata al controllo di traffici illeciti e allo sfruttamento delle risorse economiche del Nord Italia, evidenzia come la Lombardia sia ormai uno snodo cruciale per le attività mafiose. La conferma di una struttura organizzata tra camorra, 'ndrangheta e Cosa Nostra apre nuove prospettive di analisi per il contrasto alla criminalità organizzata.