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Inchiesta UE su presunte frodi: Federica Mogherini indagata e rilasciata dopo un lungo interrogatorio

Redazione
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Inchiesta UE su presunte frodi: Federica Mogherini indagata e rilasciata dopo un lungo interrogatorio
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L’ex ministra e rettrice del Collegio d’Europa è coinvolta in un’indagine della Procura europea su frodi, corruzione e gestione dei fondi destinati ai giovani diplomatici

Il caso Mogherini: cosa sta accadendo davvero

La Procura europea (EPPO) ha confermato che Federica Mogherini, ex Alta rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e attuale rettrice del Collegio d’Europa, è indagata per frode, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale nell’ambito di un’inchiesta riguardante l’utilizzo dei fondi destinati ai programmi di formazione per i giovani diplomatici europei.

Insieme a lei risultano coinvolti anche Stefano Sannino, ex segretario generale del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE), e Cesare Zegretti. I tre sono stati fermati per essere ascoltati dagli inquirenti, ma sono stati rilasciati nella notte senza alcuna restrizione, poiché non considerati a rischio di fuga.

Un interrogatorio fiume: chiarimenti “a 360 gradi”

Secondo quanto dichiarato dalla legale di Mogherini, Mariapaola Cherchi, l’interrogatorio è durato quasi dieci ore, dalle 14 fino a mezzanotte, e si è svolto in un clima definito “sereno”. La difesa ha spiegato che sono stati forniti chiarimenti completi e approfonditi, come richiesto dagli inquirenti.

Mogherini ha più volte chiesto se vi fossero limitazioni ai suoi movimenti, ma la procura ha ribadito che non esiste alcuna misura restrittiva a suo carico.

Le accuse: presunte irregolarità negli appalti europei

La Procura europea sostiene che l’indagine ruota intorno a un presunto favoritismo e a una possibile concorrenza sleale nell’assegnazione di un appalto relativo a un programma di formazione di nove mesi destinato ai futuri diplomatici dell’UE.

Le ipotesi di reato comprendono:

  • frode negli appalti pubblici
  • corruzione
  • conflitto di interessi
  • violazione del segreto professionale

I fatti contestati risalirebbero al biennio 2021-2022.

Perquisizioni al Collegio d’Europa e al SEAE

L’inchiesta ha portato a una serie di perquisizioni presso:

  • la sede del Servizio Europeo per l’Azione Esterna, a Bruxelles
  • il Collegio d’Europa di Bruges, uno dei più prestigiosi istituti europei di formazione politica e amministrativa

Il Collegio ha dichiarato in una nota che collaborerà pienamente con gli inquirenti e che continuerà a garantire trasparenza, integrità e continuità nelle proprie attività.

Cos’è il Collegio d’Europa

Il Collegio d’Europa è una delle istituzioni formative più prestigiose dell’intero continente. Fondata nel 1949, la scuola forma funzionari, diplomatici e professionisti europei, diventando un punto di riferimento per la costruzione delle competenze comunitarie.

L’indagine mira a stabilire se l’istituto o alcuni suoi rappresentanti fossero stati informati in anticipo sui criteri di selezione della gara d’appalto per i programmi formativi.

Cos’è la Procura Europea (EPPO)

La Procura europea, operativa dal 2021, è un organismo indipendente incaricato di:

  • contrastare frodi ai danni del bilancio UE
  • perseguire reati come corruzione, riciclaggio, frode IVA transfrontaliera
  • avviare indagini e processi contro i responsabili

È un organo sovranazionale con poteri più ampi rispetto al precedente ufficio antifrode OLAF.

Revoca delle immunità e indagini retroattive

Prima delle perquisizioni, EPPO aveva richiesto la revoca delle immunità di alcuni sospettati. La richiesta è stata accettata, aprendo la strada all’operazione odierna.

Un funzionario UE ha confermato che le verifiche riguardano attività antecedenti all’attuale mandato dell’Alto rappresentante Kaja Kallas.

La reazione di Mosca: l'affondo di Zakharova

La vicenda ha suscitato l’immediata reazione del Cremlino.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha criticato l’UE, sostenendo che “milioni di euro fluiscono attraverso i canali della corruzione verso Kiev”, accusando Bruxelles di ignorare i propri problemi interni mentre “fa la predica agli altri”.

Tajani: “Sono garantista, attendiamo chiarezza”

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha ribadito la sua posizione:

«Una persona è innocente fino a condanna definitiva. Sono garantista per tutti, anche per Mogherini e Sannino».

Tajani ha espresso soddisfazione per il rilascio, ricordando che ora sarà necessario valutare cosa l’accusa sarà in grado di dimostrare.

Le reazioni politiche: il PD difende Mogherini

Il senatore del Partito Democratico Walter Verini ha invitato a evitare il “processo mediatico”, definendo Mogherini “una persona seria, preparata e perbene”.

Verini ha denunciato il rischio di “sciacallaggi” e ricordato che l’inchiesta deve procedere con rigore ma senza condanne preventive.

Conclusioni: un caso che scuote Bruxelles

L’indagine che coinvolge Federica Mogherini e altri alti funzionari europei rappresenta uno degli episodi più delicati degli ultimi anni per le istituzioni comunitarie.

Tra accuse di frode, ipotesi di corruzione e tensioni politiche internazionali, il caso mette alla prova il sistema di controllo dell’Unione e la trasparenza dei suoi organismi.

Presunzione di innocenza

È importante ricordare che, nel sistema penale italiano, vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Come sancito dall’articolo 27 della Costituzione italiana, nessuno può essere considerato colpevole fino a condanna passata in giudicato.


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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