Intervista ad uno dei protagonisti  dell'ultimo film dei Fratelli Vanzina: Maurizio Mattioli
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Intervista ad uno dei protagonisti dell'ultimo film dei Fratelli Vanzina: Maurizio Mattioli

mercoledì 22 gennaio, 2014

ROMA, 22 GENNAIO 2014 – Per la serie di interviste - fatte in esclusiva per InfoOggi da Stefano Telese - questa volta è il turno di un attore che non ha bisogno di grandi presentazioni: Maurizio Mattioli.

Sei nel film dei Fratelli Vanzina “Sapore di Te”. Cosa puoi raccontarci di questa esperienza?
«È film che suscita in me un bel po’ di ricordi di quegli anni… i fantastici anni ’80. Ero giovane, anche se già sposato. Però, ecco, il mare, le canzoni, la musica, tutti bellissimi ricordi di una vita che forse era più agevole e semplice di oggi. Una vita bella e meno problematica di quella di oggi». [MORE]

Consiglieresti di andare a vederlo? Perché?
«Sicuramente sì. Come potrei non consigliarlo. È un film romantico, in esso non vi sono solo battute, gag e belle ragazze. Chi ha vissuto il primo film, lo ricorderà piacevolmente, e chi invece non l’ha vissuto vedrà come vivevano i propri genitori a quei tempi, come si innamoravano e tutto quello che poteva succedere in quel determinato periodo storico».

È nota la tua passione per i cavalli. Cosa ami di loro?
«Una passione innata si può dire. Un amore da sempre che mi accompagna da quando ero piccolo. Ho due cavalli dove abito, ed altri in montagna. Sono cavalli splendidi che vivono in totale autonomia. Inoltre, ho due purosangue inglesi, un vero e proprio spettacolo della natura. Ne sono innamorato!».

Per i tuoi cavalli hai deciso di affidarti all’esperienza dell’allenatore Stefano Botti. Come nasce questa collaborazione?
«Ci interessava portare un altro cavallo in pista. Volevo fare un’esperienza con Botti e così è stato. Stefano allena un cavallo di due anni che debutterà a breve. Speriamo bene…».

Dal punto di vista sportivo che tipo di ambizioni hai?
«È chiaro avere ambizioni anche in questo campo, e anche se si parla di passione e di sport. Ovviamente se il mio cavallo diventa un campione sono il primo ad essere contento. L’importante però è non dimenticarsi che questo è un amabile passatempo e deve comunque sia essere un divertimento, nonostante il notevole dispendio di risorse economiche che ciò comporta».

Quale progetto hai in cantiere per il futuro?
«Non ne ho molti e alcuni di questi non posso ancora svelarli perché sono ancora in via di definizione. Ci sono varie proposte da valutare e le valuteremo, e poi vedremo cosa ne esce fuori di buono. Per adesso attendiamo la nuova serie dei Cesaroni in tv».

Intervista di Stefano Telese

 


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