Jamsu: la promessa di una base viso perfetta. Come funziona.
EsteticaMente Lazio

Jamsu: la promessa di una base viso perfetta. Come funziona.

giovedì 9 marzo, 2017

 Alzi la mano chi non crede che il mercato cosmetico asiatico negli ultimi anni si sia imposto quale il più innovativo a livello mondiale. [MORE]

Questa volta la rivoluzione non riguarda un vero e proprio prodotto, ma una metodica, già largamente diffusa, che promette di far si che il make-up resista quanto più a lungo possibile, mantenendosi inalterato durante la giornata.

Si desidera ottenere una base trucco perfetta? Bene, non si deve far altro che seguire tutti i passaggi del Jamsu, la tecnica coreana ormai nota per la sua stravaganza e non solo per l’efficacia.

Il Jamsu prevede l’immersione del viso in una bacinella di acqua fredda per qualche istante, dopo averlo cosparso con una notevole quantità di semplice borotalco, esattamente come se fosse una cipria. Questa operazione piuttosto bizzarra dovrebbe aumentare la durata del trucco, anche in particolari condizioni di caldo elevato e umidità, riducendo la visibilità dei pori dilatati e minimizzando le imperfezioni cutanee. La promessa è quella di non appesantire la pelle con un classico “effetto cerone”, che tenderebbe a risultare artefatto e piuttosto antiestetico.

Ma vediamo nel dettaglio i passaggi di questa tecnica:

1) si deterge la pelle a fondo e la si asciuga;
2) si applica una crema idratante e, se lo si desidera, dopo l’assorbimento completo, si stende un primer viso;
3) si passa alla stesura del fondotinta, indifferentemente con un pennello flatbuki o piatto, una spugnetta o semplicemente con le mani, avendo l’accortezza di sfumare accuratamente il prodotto applicandolo in maniera quanto più uniforme possibile. È preferibile utilizzare un fondotinta fluido che garantisca la buona riuscita del Jamsu;
4) si procede con l’applicazione del correttore per coprire imperfezioni e discromie quali piccole cicatrici, occhiaie o semplici macchie;
5) si stende, quindi, un abbondante strato di borotalco senza troppa precisione proprio perchè si deve ottenere un vero e proprio sbiancamento del viso, come se fosse “infarinato”. Naturalmente il borotalco può essere sostituito con una cipria HD opaca nel caso in cui dovesse sembrare troppo bizzarra la tecnica originale;
6) si riempie una bacinella di acqua fredda e vi si immerge totalmente il viso, per almeno 30 secondi. Fondamentale è il non toccare il viso con le dita, non massaggiare né rimuovere manualmente l’acqua per non pregiudicare l’effetto finale del Jamsu;
7) si procede, quindi, tamponando il viso con una salvietta, senza sfregare, fino a che non sia completamente asciutto;
8) si completa il make up con la realizzazione di un eventuale contouring e del trucco occhi e labbra.

Considerazione finale, al di là della sua stravaganza la tecnica in questione si sta diffondendo per la sua garanzia di efficacia. Tuttavia, i primi commenti negativi riguardano l’uso del borotalco, che tende comunque ad appesantire e a occludere i pori; quindi, soprattutto nel caso di pelli già problematiche, sarebbe meglio optare per una cipria opaca, per come vivamente consigliato dalle MUA (Make Up Artist n.d.r.) che hanno sperimentato in prima persona il Jamsu.

Emanuela Salerno

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