L'Alfabeto della fede: Carisma (Grazia Dono) e Carita'
Parola e Fede Lazio

L'Alfabeto della fede: Carisma (Grazia Dono) e Carita'

venerdì 29 settembre, 2017

 Cari lettori, continua il nostro cammino di approfondimento con la rubrica "l'alfabeto della fede". Le parole che prenderemo in esame oggi sono: Carisma (Grazia Dono) e Carità. Inoltre, vi ricordo che potete leggere sempre su InfoOggi i numeri precedenti della InfoOggi i numeri precedenti della rubrica.

CARISMA (GRAZIA DONO)
Il carisma è un dono particolare dato a ciascun discepolo di Gesù per l’utilità comune. Esso è dato gratuitamente dallo Spirito Santo, ma per servire con esso tutto il corpo di Cristo che è la Chiesa. Non è a servizio né del proprio prestigio né per l’incremento della propria gloria. Esso è solo perché la più grande gloria salga a Dio. Ogni carisma va messo a frutto. Il servo infingardo fu gettato nelle tenebre per non aver fatto fruttificare il talento a lui dato dal suo Signore. Il carisma, il dono, il talento vanno alimentati di ogni grazia e verità perché possa produrre frutti abbondanti. Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito (1Cor 12, 4). Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte (1Cor 12, 31). [MORE]

CARITÀ
La carità è amore purissimo di predilezione. È il dono che Dio fa di tutto se stesso all’uomo. È il dono che l’uomo fa di tutto se stesso a Dio. Il dono di tutto se stesso a Dio da parte dell’uomo non si vive secondo la volontà dell’uomo, ma è purissima obbedienza a Dio alla mozione, alla verità, alla luce, alla via indicate, rivelate, segnate dallo Spirito Santo. L’amore di predilezione è nell’ordine soprannaturale ed esso raggiunge il sommo della sua manifestazione quando tutto l’uomo si annienta nel suo corpo, nella sua anima, nel suo spirito nell’obbedienza al suo Signore. L’amore di predilezione è la consegna di sé a Dio per fare la sua volontà. È questa la carità o l’agape. L’amore è tutto il resto che non è incluso nella carità.

Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore che gli ripagherà la buona azione (Pr 19, 17).
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia (1Cor 13, 4). La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà (1Cor 13, 8). Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità! (1Cor 13, 13).

Don Francesco Cristofaro


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