Apple promette: "Presto verranno risolti problemi di sicurezza"
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Apple promette: "Presto verranno risolti problemi di sicurezza"

mercoledì 8 marzo, 2017

NAPOLI, 8 MARZO - Dopo le scottanti rivelazione di WikiLeaks, per cui la CIA avrebbe hackerato iPhone ed altri dispositivi elettronici a fini di spionaggio, il colosso Apple si è impegnato a colmare rapidamente qualsiasi lacuna nei sistemi di sicurezza.

L'azienda di Cupertino ha specificato che già molte delle debolezze dei sistemi operativi indicate nei documenti pubblicati erano state risolte con gli ultimi aggiornamenti del software iOS, ed ha fortemente tranquillizzato i clienti, rinnovando il proprio impegno per garantire una piena protezione della loro privacy.[MORE]

Le dichiarazioni di Apple si uniscono al coro degli altri giganti della tecnologia, Microsoft e Samsung, che hanno lapidariamente commentato la vicenda riconoscendo l'esistenza dei problemi emersi dai report ed assicurando di aver già iniziato a provvedere alla risoluzione degli stessi. Ancora in silenzio invece Google.

Il principale problema collegato ai documenti portati alla luce da Wikileaks è che questi rappresentano solo una "piccola finestra" sulle attività della CIA. Nulla consente di escludere che l'agenzia di intelligence abbia sviluppato sistemi più all'avanguardia in grado di oltrepassare gli aggiornamenti promessi dalle principali aziende tecnologiche.

In ogni caso, innumerevoli esperti di sicurezza hanno gettato acqua sul fuoco, ricordando che è improbabile che simili mezzi di spionaggio vengano utilizzati per scopi diversi dalla sorveglianza di singoli soggetti. Nell'agosto 2016, ad esempio, Apple aveva rilasciato un aggiornamento in seguito ad una serie di attacchi indirizzati all'iPhone di un attivista arabo per i diritti umani.

Quello della protezione della privacy resta un argomento estremamente delicato. Quale sia il confine tra sicurezza e riservatezza è incerto. Ad essere certa, invece, è la forte sensibilità dell'opinione pubblica sul tema, già di recente scossa dalla vicenda, poi ridimensionata, riguardante la possibilità di accedere alle conversazioni di Whatsapp.

Paolo Fernandes
 
Foto: ofpof.com


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