Le leggi di Grillo: lo statuto del MoVimento "for dummies"
Politica Lazio

Le leggi di Grillo: lo statuto del MoVimento "for dummies"

martedì 6 novembre, 2012

ROMA, 6 NOVEMBRE - Stima sì, alleanza mai. Questo è la risposta di Beppe Grillo a chi, come Federica Salsi, era rimasto interdetto dagli apprezzamenti del politico genovese nei confronti di Antonio Di Pietro. «Antonio Di Pietro ha la mia amicizia, ma il M5S non si alleerà né con l'Idv, né con nessun altro» conferma Grillo sul suo blog.[MORE]

Il leader del MoVimento Cinque Stelle, però, non si limita a questa dichiarazione. Nel suo nuovo post, dall’emblematico titolo Beppe Grillo for Dummies, delinea le Tavole della Legge del M5S, le linee guida a cui tutti gli attivisti grillino devono attenersi per evitare l’epurazione. Il “codice” nsi apre appunto con la lettera D di Di Pietro. Segue la tripla E di elezioni, emolumenti ed euro: nel primo punto viene ribadito come « chi sta svolgendo un qualunque incarico elettivo non può dimettersi per concorrere ad altre cariche elettive»; la seconda E indica come « gli eletti del M5S tratterranno per sé una parte degli emolumenti, oggi fissata in un massimo di 5.000 euro lordi, e restituiranno la rimanenza allo Stato»; sull’euro, la “legge” grillina dichiara che la decisione di rimanere nell'euro spetta ai cittadini italiani attraverso un referendum», benchè Grillo sia dell’opinione che l'Italia non possa permettersi l'euro.

Il post si occupa, tra gli altri punti, anche dei mandati, ribadendo che «il M5S non candida chi ha svolto due mandati anche se interrotti», e la spinosa questione della presenza in Tv. Su questo lo statuto del M5S parla chiaro: «È fortemente sconsigliata (in futuro sarà vietata) la partecipazione ai talk show condotti abitualmente da giornalisti graditi o nominati dai partiti, come è il caso delle reti RAI, delle reti Mediaset e de La7», benché «non siano “vietate” interviste di eletti del M5S trasmesse in televisione per spiegare le attività di cui sono direttamente responsabili».

Particolare enfasi viene messa sul programma del MoVimento, con tanto di link e critica a coloro che ne mettono in dubbio l’esistenza, così come viene accennata la questione delle primarie: «Nel M5S non ci saranno primarie (non si votano leader o leaderini) per le elezioni politiche, ma la scelta di un portavoce per la Camera e per il Senato».

foto:monitortp.it

Giovanni Gaeta


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