Legge di stabilità, Bersani a Renzi: "si viola la Costituzione, chi ha di più paga meno"
Politica Piemonte

Legge di stabilità, Bersani a Renzi: "si viola la Costituzione, chi ha di più paga meno"

lunedì 19 ottobre, 2015

ROMA, 19 OTTOBRE 2015 - L'ex segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, torna ad attaccare la legge di stabiltà sostenuta dal governo Renzi. Su Facebook, parla di violazione costituzionale, in particolare, facendo riferimento al taglio della tassazione sulla prima casa. [MORE]

"IL TAGLIO DELL'IMU VIOLA LA COSTITUZIONE"

"Il sistema tributario è informato a criteri di progressività" enuncia il comma secondo dell'art 53 della carta costituzionale, articolo citato da Pierluigi Bersani che, di conseguenza, afferma la violazione che il taglio delle tasse sulle prime case, ogni genere di prima casa, comprese ville e dimore di lusso, comporterebbe in riferimento all'articolo 53 della Costituzione. L'articolo, al primo comma, dice anche che "tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva", altro elemento, al momento non considerato, dal quale, però, la politica sinistra potrebbe prender spunto per nuove argomentazioni. In merito alle questioni critiche, l'ala minoritaria del Pd ha precedentemente attaccato il provvedimento renziano sull'innalzamento del tetto all'uso del contante da mille a 3 mila euro, soglia che è sembrata, ai critici, adatta all'esclusivo favoreggiamento del riciclaggio di denaro. Se già nei giorni scorsi gli attacchi alla legge di stabilità non erano mancati, con tanto di "minaccia" del deputato D'Attorre di abbandono del partito se la citata legge continuerà a mantenere gli attuali "contorni", oggi, Bersani, concentra l'attenzione su Imu e Tasi. L'eliminazione delle due tasse, infatti, favorirà prevalentemente i proprietari di immobili di lusso. "Siamo ancora a sfidare l’intelligenza degli italiani”, ha scritto l’ex leader, che continuando ha affermato “dire che, a parità di welfare, abbassare le tasse è buono e giusto è come dire viva la mamma. Nessuno può obiettare. Ma abbassarle prima di tutti a chi, e come, e per che cosa? Spero sia ancora possibile discuterne. Aggiungo: che cosa vogliamo fare dell’articolo 53 della Costituzione, che parla di progressività? Le norme sulla casa introducono per via di fatto un 53 bis: chi ha di più paga di meno”, è la conclusione di Bersani.

LE CRITICHE DI SPERANZA E CUPERLO

Nei confronti della manovra, oltre D'Attorre e Bersani, anche altri volti noti del Pd hanno espresso parere contrario. Speranza ha parlato della necessità di introdurre modifiche per evitare che la legge contraddica "la nostra cultura e la nostra storia", mentre Cuperlo incalza il ministro Padoan chiedendo e chiedendosi se e come mai il ministro abbia cambiato idea rispetto una sua posizione del novembre scorso "meno di un anno fa (il 19 novembre del 2014) durante un question time alla Camera tu, replicando all’interrogazione di un deputato, hai pronunciato le seguenti parole: ‘La scelta di limitare la circolazione del contante e di procedere ad un progressivo abbassamento della soglia, è motivata dall’esigenza di fare emergere le economie sommerse... Sul contante il ministro Padoan in un anno ha cambiato idea. Perchè?"

Fonte foto: gadlerner.it

Ilary Tiralongo


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