M5S, capigruppo incontrano altri partiti per trattare sulla Presidenza della Camera dei Deputati
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M5S, capigruppo incontrano altri partiti per trattare sulla Presidenza della Camera dei Deputati

giovedì 15 marzo, 2018

ROMA, 15 MARZO – Giro di consultazioni informali per i capigruppo in pectore alla Camera ed al Senato del Movimento 5 Stelle, Giulia Grillo e Danilo Toninelli, i quali hanno aperto uno spazio di confronto con gli altri partiti che saranno presenti in Parlamento nella nuova legislatura, dialogando con varie figure di spicco alla ricerca di un’intesa per l’elezione, ormai prossima, dei Presidenti dei due rami parlamentari.  [MORE]

Il primo round di incontri è iniziato questa mattina, quando Grillo e Toninelli hanno discusso con il leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso, nonché con Maurizio Martina e Lorenzo Guerini (in rappresentanza del Partito Democratico). I referenti dell’area di centro-sinistra, pur parlando in maniera molto cauta di “incontro esclusivamente interlocutorio”, avrebbero espresso disponibilità ad appoggiare responsabilmente eventuali candidature di garanzia, ancorché proposte dal M5S, a condizione che si ragioni di “profili autorevoli”. La linea del PD è stata confermata anche dal capogruppo uscente alla Camera, Ettore Rosato, il quale è stato intercettato proprio a Montecitorio da alcuni cronisti ed ha ribadito che nell’area dem “non c’è preclusione a votare nomi proposti da chi ha vinto le elezioni, purché siano all’altezza del ruolo”.

Nel pomeriggio è stato invece il turno dei partiti della coalizione di destra, con Renato Brunetta e Giancarlo Giorgetti (attuali capigruppo, sempre alla Camera, di Forza Italia e Lega) che si sono incontrati con gli esponenti pentastellati separatamente. Lo stesso Toninelli ha successivamente sottolineato la cosa, dichiarando di aver ritenuto opportuno parlare separatamente con le varie componenti della coalizione, che dunque non paiono ancora presentarsi sulla scena con un unico interlocutore (ci sarebbe stata anche una telefonata con Giorgia Meloni). Anche la Lega avrebbe, comunque, aperto alla possibilità di concedere per il momento al Movimento almeno la Presidenza di Montecitorio, sebbene il Segretario Salvini continui a non fare mistero della sua ferma intenzione di ottenere personalmente l’incarico di Governo per i prossimi cinque anni. Più titubante invece la posizione di Berlusconi, che più volte negli scorsi giorni si è mostrato poco convinto di eventuali compromessi con i 5 Stelle, pur lasciando uno spiraglio su alcuni punti dei programmi.

Nel pomeriggio, poi, al termine del giro, Grillo e Toninelli hanno tenuto anche un breve incontro con la stampa nella sala conferenze della Camera dei Deputati, spiegando i motivi per i quali il partito ha deciso di fare questo passo aprendo una prima finestra di dialogo: “Abbiamo ribadito alle altre forze politiche di voler indicare le Presidenze slegando queste nomine dalle questioni governative e facendo sì che si tratti di nomi rappresentativi della volontà popolare, che ha indicato in noi la prima forza politica del Paese; su questo punto abbiamo registrato l’apertura sia del PD che della Lega, quantomeno sul metodo” – ha dichiarato la Deputata catanese, omonima del fondatore ed ex comico Beppe Grillo. “Per la prima volta si seguirà un percorso trasparente ed alla luce del sole, perché è fondamentale che le figure che dovranno far partire bene il nuovo Parlamento siano svincolate dalla formazione di qualsiasi maggioranza: questo è il vero modo di garantire la loro indipendenza e la massima efficacia del loro lavoro” – ha poi aggiunto Toninelli.

L’ex impiegato assicurativo ha quindi spiegato alla stampa le intenzioni del Movimento: “Abbiamo avanzato questa richiesta perché vogliamo che proprio alla Camera dei Deputati, che ha un numero maggiore di parlamentari, si parta con la delibera per l’abolizione dei vitalizi”. Toninelli si è infatti detto convinto del fatto che, sulla base del voto netto di cambiamento espresso da molti Italiani, si possa arrivare all’abolizione dei vitalizi direttamente all’interno degli uffici di presidenza.

Alle domande sulla legge elettorale, invece, i due esponenti pentastellati hanno risposto che, a loro avviso, “l’unico modo per non prendere in giro gli elettori e risolvere velocemente sarebbe quello di applicare un semplice premio di maggioranza alla legge attuale. Se si tratterà di approvarne una nuova, basterà prendere quella vigente ed aggiungere un premio di maggioranza per la coalizione vincente, definendo tutto nell’arco di una settimana”, fiutando la possibilità di staccare di altri punti percentuali il Partito Democratico nel caso si dovesse tornare alle urne appunto con un eventuale premio di maggioranza.

In ogni caso, Toninelli ha assicurato che terrà assieme alla sua collega un nuovo giro di consultazioni nei prossimi giorni, nel tentativo di concludere un primo accordo con le altre forze politiche: “Siamo in una fase di primi incontri, ma ce ne saranno altri nei prossimi giorni con cui capiremo se è possibile il dialogo e se si possono trovare le convergenze su incarichi importanti”.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: lanotiziagiornale.it


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