Manovra 2024: taglio del Cuneo Confermato, pensioni più difficili. Tutti idettagli
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Manovra 2024: taglio del Cuneo Confermato, pensioni più difficili. Tutti idettagli

martedì 24 ottobre, 2023

Una panoramica delle modifiche in arrivo, da tasse a pensioni e incentivi sociali. Sale a 91 articoli la Manovra, rispetto alle prime anticipazioni dell'indice circolate.

Nella prima bozza della legge di Bilancio, c'è la conferma del taglio del cuneo con una proroga della misura attuale per tutto il 2024. Nel testo compaiono i macro capitoli sanità, pensioni, Pa, famiglia e la revisione della spesa. Prevista inoltre, per Comuni e Regioni, una spending review da 600 milioni l'anno. Aumentano le tasse sulle sigarette con rincari tra i 10 e 12 centesimi a pacchetto.

Taglio cuneo fino a 7 punti per il 2024

Confermato per il 2024 il taglio del cuneo contributivo di 6 punti per i redditi fino a 35.000 euro che sale a 7 punti per i redditi fino 25.000 euro. La norma prevede che "in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima". L'esonero sale di un ulteriore punto percentuale "a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al presente comma, resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche".

Per Comuni e Regioni spending review da 600 milioni l'anno

Sforbiciata ai conti degli enti locali per contribuire alla spending review: secondo quanto si legge nella bozza della Manovra le Regioni sono chiamate a un taglio da 350 milioni l'anno (escluse le voci diritti sociali e salute), i sindaci dovranno ridurre le spese dei comuni di 200 milioni l'anno mentre le province di 50 milioni. Tra le voci del capitolo revisione della spesa anche "misure per il turnover" che non sono però ancora declinate.

Sgravio alle mamme fino a 3.000 euro, senza tetto al reddito

Per favorire la natalità, la bozza della Legge di Bilancio prevede anche uno sgravio contributivo al "100%" fino comunque a un "massimo di 3.000 euro annui", senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del "lavoro domestico". Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.

Prodotti per l'infanzia e tampon tax dal 5 al 10%

Niente più Iva al 5% per i prodotti per l'infanzia e per la cosiddetta tampon tax: la bozza della Manovra prevede, infatti, che latte in polvere e preparazioni per l'alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all'Iva al 10%. Confermato il congelamento per altri sei mesi, fino a fine giugno, di plastic e sugar tax. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi scattare dal 1 luglio 2024, salvo ulteriori interventi.

Bonus nido sale per i nuovi nati con un fratellino under10

Arriva l'incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40mila euro. E' "elevato a 2.100 euro" l'incremento introdotto nel 2020 che ha innalzato da 1.500 euro a un massimo di 3.000 euro l'attuale beneficio.

Quota 104 con penalizzazioni

Arriva Quota 104 'penalizzata' per la pensione anticipata con almeno 63 anni di età (erano 62 nel 2023) e 41 anni di contributi: secondo la bozza della manovra chi deciderà di accedere alla pensione con questo strumento avrà una riduzione dell'importo relativo alla quota retributiva legato all'età di uscita. La Manovra inoltre allunga la durata delle finestre, ovvero il tempo da attendere per avere la pensione una volta raggiunti i requisiti, da tre a sei mesi per il settore privato e da sei a nove mesi per il settore pubblico.

Opzione donna anche nel 2024 ma a 61 anni

Le donne lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione con 'Opzione donna' purché abbiano compiuto 61 anni, requisito ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. L'importo della pensione sarà ricalcolato interamente con il metodo contributivo. Restano le restrizioni previste nel 2023 (bisogna essere disoccupate, care giver o con una invalidità almeno del 74%) così come la finestra mobile di un anno per le dipendenti e 18 mesi per le autonome una volta raggiunti i requisiti per ottenere l'assegno.

Pensioni 4-5 volte minimo rivalutate al 90%

Adeguamento pieno all'inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest'anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese. La nuova indicizzazione sale quindi dall'85% (previsto nella precedente Legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

600 milioni nel 2024 per la carta "Dedicata a te"

Nuove risorse per la carta "Dedicata a te". Il fondo nato con la scorsa Manovra destinato all'acquisito di beni alimentari di prima necessità per chi ha un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, viene rifinanziato nel 2024 con 600 milioni di euro. "In considerazione del permanere di condizioni di disagio sociale ed economico", viene inoltre incrementato di 15 milioni di euro il Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti.

Ape sociale resta per il 2024

Sarà possibile accedere all'Ape sociale per tutto il 2024. Per i disoccupati, le persone con invalidità almeno del 74%, i lavoratori impegnati in attività gravose e i lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità si potrà accedere allo strumento con almeno 63 anni e cinque mesi. L'autorizzazione di spesa aumenta di 85 milioni per il 2024, di 168 milioni per il 2025, di 127 milioni per il 2026. Se la bozza venisse confermata nella versione definitiva del ddl non aumenteranno quindi gli anni necessari per accedere allo strumento.

Indennità continuità reddituale per autonomi

Dal 1° gennaio 2024 è riconosciuta l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata che non sono titolari di pensione, non sono beneficiari di assegni di inclusione e hanno avuto un calo del reddito del 70% nell'anno precedente a quello della domanda rispetto ai due ancora prima, con un reddito complessivo non superiore a 12mila euro.

Il bonus sociale elettrico

Bonus sociale per le bollette elettriche confermato nel primo trimestre 2024. Il contributo straordinario attualmente previsto è riconosciuto anche per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024, si legge nella bozza della Manovra che allo scopo stanzia 400 milioni di euro. Per 200 milioni di euro si provvede a valere sulle risorse disponibili nel bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali, altri 200 milioni di euro vengono trasferiti alla Cassa entro il 28 febbraio 2024.

Per la sanità confermati 3 miliardi nel 2024

Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale è incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026. Il 17 ottobre in Commissione Affari sociali del Senato, il ministro Orazio Schillaci aveva parlato di "3,3 miliardi per un totale incremento nell'anno di 5,6 miliardi". In tale cifra sono però compresi 300 mln destinati alla Sicilia per il 2023,con il dl che precede la Manovra, a titolo di "concorso all'onere derivante dall'innalzamento della quota di compartecipazione regionale alla spesa sanitaria".

Salgono accise su sigarette e tabacchi

Sale di circa 10 centesimi a pacchetto nel 2024 l'accisa sulle sigarette. E' quanto prevede una bozza della legge di bilancio. In particolare la norma prevede che per l'anno 2024 l'accisa passi da 28,20 euro per 1.000 sigarette a 29,30 euro per 1.000 sigarette mentre a decorrere dall'anno 2025 l'accisa passi da 28,70 euro per 1.000 sigarette a 29,50 euro per 1.000 sigarette. Per i tabacchi trinciati l'accisa viene fissata in "euro 140 il chilogrammo fino al 31 dicembre 2023, euro 147,50 il chilogrammo a partire dal 1° gennaio 2024 e euro 148,50 il chilogrammo a decorrere dal 1° gennaio 2025".

Congedo parentale facoltativo, nel 2024 2 mesi all'80%

Nel 2024, si legge nella bozza della Manovra, due mesi del congedo parentale, sul totale dei sei a disposizione entro i sei anni di vita del figlio, saranno pari all'80% della retribuzione anziché al 30%. Negli anni successivi però si cambia ancora: per uno dei due mesi la retribuzione sarà pari al 60% dello stipendio, l'altro resterà all'80%.


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