Matrimoni gay, la Corte Ue: "Stati membri non possono ostacolare il soggiorno del coniuge"
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Matrimoni gay, la Corte Ue: "Stati membri non possono ostacolare il soggiorno del coniuge"

mercoledì 6 giugno, 2018

LUSSEMBURGO, 6 GIUGNO - Il coniuge rimane tale anche se appartiene a uno Stato che non riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Con una sentenza storica, la Corte di giustizia dell'Unione Europea ha di fatto riconosciuto i matrimoni tra persone dello stesso sesso "ai sensi delle regole sulla libera circolazione delle persone". Il ricorso era stato presentato alcuni mesi fa da un cittadino romeno e dal suo consorte americano, Relu Adrian Coman e Robert Clabourn Hamilton. [MORE]

I giudici di Lussemburgo hanno stabilito che la nozione di "coniuge", ai sensi delle disposizioni del diritto dell'Unione sulla libertà di soggiorno dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari, comprende i coniugi dello stesso sesso. Gli Stati membri sono quindi liberi di autorizzare o meno il matrimonio omosessuale, ma non possono ostacolare la libertà di soggiorno di un cittadino dell'Unione rifiutando di concedere al suo coniuge dello stesso sesso, cittadino di un paese non Ue, un diritto di soggiorno sul loro territorio.

Il caso era stato sollevato davanti ai giudici della Corte di giustizia dell'Ue dopo che la Romania aveva rifiutato a un cittadino americano sposato con un cittadino romeno il diritto di soggiornare nel Paese, dal momento che la Romania non riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Le autorità romene avevano respinto la richiesta di soggiorno oltre i tre mesi del signor Robert Clabourn Hamilton, cittadino americano sposato con il cittadino romeno Relu Adrian Coman. Ma Coman e Hamilton hanno proposto dinanzi ai giudici romeni un ricorso teso a sottolineare l'esistenza di una discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, per quanto riguarda l'esercizio del diritto di libera circolazione nell'Unione.

La Corte costituzionale romena ha così chiesto alla Corte di giustizia dell'Ue se il signor Hamilton rientrasse nella nozione di "coniuge" e dovesse pertanto ottenere la concessione di un diritto di soggiorno permanente in Romania. I giudici di Lussemburgo hanno constatato che, "nell'ambito della direttiva relativa all'esercizio della libertà di circolazione, la nozione di 'coniuge' che designa una persona unita ad un'altra da vincolo matrimoniale è neutra dal punto di vista del genere e può comprendere quindi il coniuge dello stesso sesso".

Claudio Canzone

Fonte foto: ilfattoquotidiano.it


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