Matteo Renzi a Erdogan: "I giudici italiani rispondono alla Costituzione e non al presidente turco"
Politica Calabria

Matteo Renzi a Erdogan: "I giudici italiani rispondono alla Costituzione e non al presidente turco"

mercoledì 3 agosto, 2016

ROMA - "In Italia c'è una magistratura autonoma e indipendente che agisce secondo le leggi e che combatte tutte le forme di illegalità. I giudici rispondono alla Costituzione italiana e non al Presidente turco. Chiamiamo questo sistema Stato di diritto e ne siamo orgogliosi". È la replica del Premier Matteo Renzi nei confronti di Recep Tayyip Erdogan, che martedì 2 agosto in un'intervista rilasciata a Rainews24 aveva suggerito ai giudici italiani di occuparsi della mafia, piuttosto che del figlio, indagato per riciclaggio dai pm emiliani.

Alle dichiarazioni del Capo dell'Esecutivo hanno fatto eco quelle del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: "In Italia vige il pieno rispetto dell'autonomia della magistratura. Magistratura che insieme alle forze dell'ordine è impegnata con successo nel contrasto alla mafia e non ha certo bisogno per farlo dell'incoraggiamento da parte di alcuno. Quanto ai rapporti tra Europa e Turchia - ha sottolineato il ministro - la Farnesina ribadisce la ferma condanna del tentativo di colpo di stato del 15 luglio e conferma la preoccupazione comune all'intera Europa per gli accadimenti in corso".[MORE]

Erdogan ha polemizzato anche sull'Unione europea e sul capo della diplomazia, Federica Mogherini, per come hanno reagito al golpe in Turchia: "Mogherini prima di tutto saresti dovuta venire in Turchia. Se viene bombardato il Parlamento italiano che succede? La Mogherni, che è italiana, come reagisce: direbbe che hanno fatto bene a bombardarlo? Di essere preoccupata dai processi che seguirebbero?". E poi: "L'Occidente è da parte della democrazia o del golpe?".

A stretto giro, riguardo le accuse mosse da Erdogan nei confronti dell'Ue e della Mogherini, il portavoce del Servizio Esteri ha specificato: "L'Alto rappresentante Mogherini ha chiaramente condannato il tentato colpo di stato. Ha espresso il sostegno per le istituzioni democratiche legittime in Turchia, indicando in particolare il Parlamento. E' rimasta in contatto con le autorità turche, inclusa la sua conversazione col ministro degli Esteri Cavusoglu".

Luigi Cacciatori

Immagine da huffingtonpost.it

 


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