Migranti, Salvini: "Possono sbarcare solo se poi vengono trasferiti"
Politica Campania Salerno

Migranti, Salvini: "Possono sbarcare solo se poi vengono trasferiti"

martedì 29 gennaio, 2019

"Sbarco degli immigrati? Solo se prenderanno la via dell'Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, paese della Ong. In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo", è questo il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini, quando viene interpellato in merito ai migranti che si trovano sulla nave tedesca Sea Watch dallo scorso 19 gennaio, quando sono stati soccorsi durante un naufragio.

Secondo quanto riporta l'ANSA, il Governo depositerà oggi a Strasburgo la sua memoria difensiva sostenendo che la giurisdizione "appartiene all'Olanda", paese di bandiera della nave. La quale, da parte sua, afferma il Governo, con una "temeraria condotta", in condizioni di mare mosso, "anziché trovare riparo sulla costa tunisina distante circa 40 miglia, universalmente considerata porto sicuro, si è avventurata in una traversata di centinaia di miglia mettendo a rischio l'incolumità dei migranti a bordo". Risolta la questione della giurisdizione, l'Italia è pronta a offrire un corridoio umanitario per trasferire i 47 migranti in Olanda. "Siamo in contatto in queste ore con il commissario Ue all'immigrazione: li abbiamo svegliati perché hanno fatto finta di non vederla", dice della Sea Watch il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, secondo cui la nave "ha deciso di venire in Italia perché l'Italia è il palcoscenico dell'immigrazione, il loro sito internet raccoglie le donazioni...".

Durante la visita sulla nave degli esponenti del Pd Matteo Orfini e Maurizio Martina che presenteranno un esposto in procura contro la "detenzione illegale" dei naufraghi, viene lanciato l'allarme di 'emergenza sanitaria a bordo', come spiega il comandante della nave che fa sapere che i bagni a bordo sono quasi inutilizzabili. Durante il fine settimana scorso anche Stefania Prestigiacomo, Riccardo Magi e Nicola Fratoianni, parlamentari dell'opposizione, erano saliti a bordo della nave per documentare la condizione in cui versavano i migranti.

Ma Martina e Orfini sono finiti anche loro nel registro degli indagati: "Ci contestano la violazione di un dispositivo di polizia, noi riteniamo di non aver violato alcuna legge e che quello che abbiamo fatto è nelle prerogative parlamentari", affermano. A Repubblica l'ex segretario del Partito Democratico ha detto: "In quanto parlamentari abbiamo la facoltà, in base ai poteri del sindacato ispettivo, di verificare situazioni e luoghi che riteniamo opportuno. E poichè io non vedo particolari problemi di ordine pubblico, ritengo che dobbiamo poter esercitare questo diritto. Vogliamo salire a bordo della Sea Watch accompagnati dalle autorità per verificare le condizioni delle 47 persone a cui il governo sta impedendo da giorni di sbarcare. Chiediamo l'immediato attracco della Sea Watch. Non ci si può voltare dall'altra parte". La prefettura ribatte sostenendo di non aver autorizzato "alcun accesso alla nave, né ha il potere di farlo" ai parlamentari, aggiungendo che questi "sono stati informati del divieto e delle eventuali conseguenze di legge". 

Per quanto riguarda invece la possibile "via giudiziaria" alla soluzione del caso, il procuratore siracusano Fabio Scavone fa sapere che non c'è nessun indagato e confuta le ipotesi di Salvini contro il comandante della nave e che avrebbe messo a rischio la vita dei migranti soccorsi per essersi diretto verso l'Italia invece che in Tunisia durante una tempesta: nessun reato, spiega il pm, ha scelto la rotta che riteneva più sicura. E neppure è ravvisabile il delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Scavone conferma invece i dubbi espressi dal ministro sull'età dei minorenni che secondo la Ong sarebbero 13.

Il presidente Sergio Mattarella - che è in contatto con il premier Conte - segue da vicino la vicenda e, senza interferire, esprime l'auspicio che venga trovata una via d'uscita dallo stallo individuando una pronta soluzione. D'altronde, del fatto che la situazione vada risolta sembra esserne consapevole - riferiscono fonti parlamentari - anche Salvini. Mattarella rimane comunque convinto della necessità di un'assunzione di responsabilità da parte dell'intera Unione europea per governare il fenomeno dell'immigrazione.


Fonte immagine Quotidiano.net




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