Nella cornice del Pontificio Seminario Regionale "S. Pio X" di (Cz), Conferenza Episcopale Calabra
Chiesa e Società Calabria

Nella cornice del Pontificio Seminario Regionale "S. Pio X" di (Cz), Conferenza Episcopale Calabra

mercoledì 19 settembre, 2018

Nella cornice del Pontificio Seminario Regionale “S.Pio X” di Cz, nei giorni 17 e 18 settembre, si è ritrovata la Conferenza Episcopale Calabra (CEC).
CATANZARO 19 SETTEMBRE - Nella cornice del Pontificio Seminario Regionale “S. Pio X” di Catanzaro, nei giorni 17 e 18 settembre, si è ritrovata la Conferenza Episcopale Calabra (CEC).

Presenti tutti i Vescovi ordinari ed emeriti delle diocesi calabresi, l’assise si è aperta con un ricordo orante per le vittime della tragedia consumatasi presso le Gole del Raganello lo scorso 20Agosto.
Nell’introdurre i lavori, per voce del presidente, S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, si è voluto sottolineare il vivo compiacimento per l’elezione a Vescovo di Camerino-San Severino Marche di S. E. Mons. Francesco Massara della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, segno della fiducia del Santo Padre alla Chiesa Calabrese. In apertura, inoltre, sono state effettuate le elezioni del Segretario e del Vice Presidente, scaduti per decorrenza del mandato: sono stati rieletti rispettivamente S.E. Luigi Renzo e S.E. Franco Milito, ai quali sono poi andati gli auguri dell’intera CEC.[MORE]

I lavori, prendendo in considerazione l’Odg previsto, hanno toccato vari punti della vita delle Chiese locali, mettendo a fuoco alcune problematiche significative. S. E. Mons. Francesco Savino ha relazionato sull’impegno di formazione realizzato lo scorso anno pastorale da parte del Servizio di Pastorale Giovanile e che nell’esperienza estiva dell’incontro dei giovani italiani con il Santo Padre ha vissuto un momento di grande bellezza. Generosa e significativa, in particolare, è stata l’accoglienza da parte di tutte le comunità calabresi che hanno accolto i 90 giovani lungo il cammino di 120 km, che li ha portati da Serra San Bruno a Paola e da qui a Roma, dove circa 500 giovani calabresi hanno preso parte all’incontro con il Pontefice.

L’intervento di S.E. Giuseppe Morosini ha richiamato l’attenzione sul tema della devozione popolare e delle feste patronali presenti nel contesto ecclesiale calabrese. Pur ribadendo il valore di questa dimensione della realtà ecclesiale calabrese, si è sottolineata la necessità, già evidenziata in numerosi documenti della CEC, di percorsi di valorizzazione attraverso un maggiore primato della Parola nell’intento di purificarlo da ogni forma di ambiguità, utilizzando anche quanto viene messo a disposizione della legge civile corrente che regola le feste e da un attento discernimento pastorale.

A seguire, S.E. Donato Oliverio ha presentato il V Congresso Ecumenico Regionale che si terrà a Castrovillari il 20 ottobre prossimo, dal titolo: “La custodia del creato e il cammino ecumenico: custodire in comunione”.
Successivamente, ampio spazio i Vescovi hanno riservato alle questioni inerenti il Seminario Regionale di Catanzaro e l’Istituto Teologico Calabrese. Su quest’ultimo, referente mons. Milito, si è preso atto con soddisfazione degli obbiettivi raggiunti, con un diligente lavoro compiuto in questi mesi, secondo quanto desiderato dalla CEC per l’impostazione delle cattedre e i criteri oggettivi di cooptazione dei nuovi aspiranti docenti. Segno di questo particolare interessamento da parte della CEC è anche l’adeguamento dei locali dell’ITC agli altri del Seminario. Contestualmente si è ribadito l’intento comune e condiviso quello di rivedere e rilanciare il corso di formazione sulla sfida pastorale che la ‘ndrangheta costituisce per le nostre comunità ecclesiali e la comunità civile. L’iniziativa, dal chiaro significato educativo, vuole avere valore curriculare per i seminaristi, futuri pastori, e per gli operatori pastorali impegnati sul fronte educativo. Dal canto suo, Mons. Rocco Scaturchio, Rettore del Seminario Pontificio Regionale, ha relazionato sulla vita dei giovani seminaristi, evidenziando il forte investimento educativo messo in atto alla luce della nuova Ratio, sia sul piano spirituale sia su quello formativo.

L’intervento di don Antonino Pangallo e dei membri della Commissione Caritas Regionale ha quindi permesso di fare il punto sulle buone pratiche di giustizia e legalità, come il progetto Costruire Speranza ed il Servizio Civile, che dà i suoi frutti, e la situazione di emergenza in cui vivono molte realtà sociali calabresi.
Ancora, alla presenza di Mons. Vincenzo Varone, Vicario giudiziale del Tribunale Interdiocesano di Calabria, la CEC ha approvato il regolamento dello stesso Tribunale.

Partendo dalla programmazione messa in atto dalla Commissione di Pastorale della Salute a livello regionale la CEC, di cui è delegato il Vescovo Francesco Savino, si è soffermata a riflettere sulla situazione drammatica in cui versa la Sanità calabrese, fonte di disagio e d’ingiustizia per la nostra gente che spesso, a causa di una sanità sbilanciata sul versante della sanità privata, e costretta a ricorrere alla sanità di altre regioni italiane. I Vescovi calabresi, in particolare, esprimono preoccupazione rispetto all’incancrenirsi di problematiche antiche ed a tutt'oggi irrisolte, su tutte quella sanitaria, che al pari della disoccupazione ancor viva e palpitante costringe ad emigrare: vecchi ospedali chiusi, i nuovi non ancora aperti, un’offerta sanitaria al di sotto dei livelli minimali sono questioni che infondono sconforto e spingono a sollecitare iniziative opportune, ad ogni livello, per garantire il diritto alla salute ed all’assistenza in una terra in cui negli ultimi anni, dinanzi ad una positiva anche se ancora non del tutto soddisfacente ripresa dell’indice del prodotto interno lordo, continuano ad esistere arretratezze ed ostacoli alla crescita civile, sociale ed economica. Elementi tutti che, come di recente segnalato dallo Svimez, incidono negativamente anche sui tassi demografici e sull’emigrazione giovanile, quest’ultima attestata su percentuali sempre più alte anche a causa del dilagare della corruzione e della ‘ndrangheta, che rende sempre più difficile coltivare lavoro, speranze e sogni. Alternative sono possibili ed anche a portata di mano, come opportunità che chiedono di essere colte, ad iniziare, ad esempio, dalla tutela e valorizzazione dei beni culturali di cui la Calabria è ricca, in primis quelli di natura religiosa, attorno ai quali programmare piani di investimento e rilancio in grado di salvaguardare un immenso patrimonio e, al tempo stesso, di creare occupazione nell’ottica di uno sviluppo sostenibile che tenga nel dovuto conto, rispettandola ed anzi assecondandola nelle sue prospettive di crescita, attraverso investimenti ed azioni mirate e coordinate, anche la vocazione agricola e quella turistica, nel tempo penalizzate dall’assenza di infrastrutture e da ritardi e incongruenze persino nella spesa delle risorse già disponibili.

A conclusione dei lavori don Antonio Martello, dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, è stato nominato Assistente Regionale dei Medici Cattolici; don Antonio Russo, della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, e don Paolo Ielo, dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, sono stati nominati membri del gruppo nazionale di economi e di responsabili degli uffici amministrativi, rappresentativo di tutte le diocesi italiane e coordinato dalla segreteria generale CEI. A ciascuno il grazie e gli auguri delle Chiese di Calabria.

 


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