No Tav: parla Erri De Luca "per i magistrati ho commesso il crimine di parola"
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No Tav: parla Erri De Luca "per i magistrati ho commesso il crimine di parola"

martedì 25 febbraio, 2014

TORINO, 25 FEBBRAIO 2014 - Ci sono libertà e diritti dell'uomo inalienabili, che nessuno dovrebbe toccare, ledere. Uno di questi è il diritto di opinione previsto dalla nostra Costituzione, lacerato senza esitazione dalla mano del potere. Proprio questo è accaduto allo scrittore Erri De Luca, fortemente attivo per contrastare la Tav, il quale è indagato per reato d'opinione. Per un attimo quest'Italia pare la Russia di Putin, ma no questa è quella che tutti amano chiamare democrazia.

Lo scorso Settembre la Procura di Torino aveva aperto un fascicolo di atti relativi, quindi senza indagati nè ipotesi di reato, per via delle dichiarazioni dello scrittore in cui affermava la sua contrarietà alla realizzazione della Tav. Ora a ferita aperta, la Procura rigira il coltello nella piaga e introduce nel registro degli indagati Erri De Luca, incriminandolo per aver "istigato a sabotare il cantiere Tav-Ltf, il quale risulta essere di interesse strategico Nazionale".

Lo scrittore nella sua pagina facebook ha subito commentato: "Ricevo dalla Procura di Torino la incriminazione per avere istigato al sabotaggio della TAV in Val di Susa. Citano le mie parole a sostegno. Per uno scrittore il reato di opinione e’ un onore”

Per frenare quest'ondata di ingiustizie e far valere le opinioni, abbiamo dato la parola proprio a lui: Erri De Luca.

Lei è stato accusato di istigare a "sabotare il cantiere tav-ltf, il quale risulta essere di interesse strategico Nazionale". Come risponde a questa accusa?

Non sono accusato di aver sabotato materialmente, dunque di aver compiuto dei gesti di danneggiamento, ma sono accusato di aver detto delle parole di critica nei confronti del cantiere, quindi di aver detto che va fermato, arrestato, sabotato. Nel campo di imputazione non ci sono i miei atti, ma ci sono le mie parole tra virgolette. Vengono usate quelle come incriminazione, come prova del crimine commesso. Ho commesso per i magistrati il crimine di parola, un crimine che rientra nel reato di opinione. Sono pochi in Italia quelli che possono vantare l'onore di essere incriminati per questo.

Renzi giusto ieri ha fatto appello al patrimonio culturale italiano, alla salvaguardia dei luoghi naturali poiché "essere italiani è un dono". Visti i percorsi di questa vicenda, crede che questo governo possa demolire il progetto Tav e dare la libertà a tutti coloro che sono stati ingiustamente arrestati?

Tutto può avvenire in queso paese, sono curioso di vedere cosa combina questo governo nelle prossime mosse. Fino ad ora tutto quello che ha detto prima lo ha smentito dopo. Sono curioso cosa combinerà con le cose pratiche da fare. Non ne ho idea di come andrà a finire questa storia. Il ministro dell'interno è lo stesso e anche quello dei trasposrti, quindi non mi aspetto delle novità.

A questo punto non si tratta più solo di difendere la Val di Susa, ma anche il proprio diritto di opinione, previsto oltretutto dalla Costituzione.  Nel suo libro Montedidio è scritto: "La giornata è un morso, è corta, diamoci da fare." Bene, come intende agire, difendersi, darsi da fare?

Oggi ho scritto sulla mia pagina facebook questa mia risposta: trattandosi di mie convinzioni e opinioni personali non posso che esser recidivo e quindi ho ribadito le stesse parole con le quali sono stato incriminato. Mi ha fatto un po' impressione vedere su un capo di imputazione le mie parole messe tra virgolette, mi sembravano in manette ed io non posso scioglierle, però posso ribadirle.

(immagine da avantionline.it)

Rossella Assanti [MORE]

 


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