Omicidio Ancona: versioni dei due ragazzi non coincidenti. Si segue pista di omicidio premeditato
Cronaca Marche

Omicidio Ancona: versioni dei due ragazzi non coincidenti. Si segue pista di omicidio premeditato

martedì 10 novembre, 2015

ANCONA, 10 NOVEMBRE 2015 - “Non volevo uccidere, mi ha aggredito". E ancora al pm ha spiegato: "E' stata lei a dirmi di sparare". Così Antonio Tagliata ha cercato di spiegare quegli otto spari contro Roberta Pierini e Fabio Giacconi, ma alcuni biglietti trovati in casa sua e diretti ai suoi familiari e anche la versione della giovane fidanzatina non coincidono con quanto egli ha detto. [MORE]

Tagliata spiega ancora di essersi recato sul luogo dell’omicidio armato perché aveva paura di dover essere lui aggredito, il giovane infatti non era visto di buon occhio dai genitori della ragazza, che tentavano di ostacolare la loro relazione. Alla fine era lui però quello che portava con sé una pistola calibro 9, un caricatore con quindici colpi e altri due pronti e proiettili in tasca, e che ha scatenato il fuco. La madre della 16enne, Roberta Pierini, è morta sul colpo, mentre il padre, Fabio Giacconi, è in coma irreversibile.

Quella di un omicidio premeditato diviene sempre più quindi l’ipotesi più accreditata per ciò che è accaduto il 7 novembre in via Crivelli ad Ancona. In casa del killer, Antonio Tagliata, è stato infatti ritrovato un biglietto dove il 18enne ha scritto: "Confesso l'omicidio di Fabio Giacconi e Roberta Pierini", i genitori della sua fidanzata di 16 anni, che si erano opposti al loro amore.

Durante l'interrogatorio col magistrato il 18enne ha dichiarato di essere stato incitato ad aprire il fuoco dalla fidanzata: "Spara, spara, e io ho sparato...". Una versione che tuttavia è in aperto contrasto con quella data dalla 16enne: "Ero impietrita, non volevo finisse così. Dopo che ha sparato ai miei genitori, l'ho seguito perché avevo paura". Le rispettive famiglie si stringono attorno ai due ragazzi, dipingendone ritratti contrastanti: Antonio è un ragazzo "buono", è stato "plagiato" dalla fidanzata, sostiene il padre Carlo Tagliata. La ragazza - ora nel centro di prima accoglienza per minori di Ancona, senza giornali, tv e Internet - è stata descritta dalla difesa come una persona "fragile, immatura, sotto choc".

Domani sarà eseguita l'autopsia sul cadavere della mamma della ragazza, esame che non dovrebbe riservare sorprese rispetto al primo accertamento esterno del medico legale: la donna è stata colpita due volte (il corpo mortale l'ha centrata alla testa).

MichelaFranzone


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