Papa Francesco: 20 cambiamenti nella Chiesa Cattolica
Cronaca Lazio

Papa Francesco: 20 cambiamenti nella Chiesa Cattolica

martedì 19 marzo, 2013

ROMA, 19 MARZO 2013 - Le profezie di San Malachia e di Nostradamus parlavano di una Roma in fiamme e della distruzione della Chiesa. In realtà, il Vaticano inteso come ricca istituzione è già stato bruciato, o meglio, sono già state cambiate da Papa Francesco certe abitudini che andavano contro gli insegnamenti del Vangelo. In pochi giorni di Pontificato (sei), Bergoglio ha ridimensionato San Pietro, facendo intendere che presto avverranno altri cambiamenti.

Non più una Chiesa ricca e distaccata, bensì un'istituzione guidata da un gesuita, che ha scelto il nome del patrono d'Italia, invitando il Vaticano alla povertà. Papa Francesco si mischia tra i fedeli, stringendo centinaia di mani, ascoltando ogni persona, baciando, abbracciando e benedicendo il popolo, ma soprattutto, ponendo fine al velo d'omertà che avvolgeva lo Stato Pontificio.

Fino ad oggi sono almeno venti i cambiamenti avvenuti in sei giorni dall'elezione di Papa Francesco.

Prima messa nella piccola Chiesa di Sant’Anna: Papa Francesco sceglie la piccola parrocchia di sant’Anna per celebrare la sua prima messa, “la parrocchia del Papa” come la definì nel 1978 Giovanni Paolo II. Mario Bergoglio, infatti, non ama le chiese grandi e fastose, ma quelle piccole e spoglie. Qui Papa Francesco ha voluto anche incontrare i bambini del catechismo con i loro genitori e gli operatori pastorali.

Recita l’omelia a braccio e parlando in modo diretto: Bergoglio sceglie volutamente di recitare l’omelia senza rifarsi ad alcuna scaletta prestabilita. Il suo linguaggio è semplicissimo seppur trattando tematiche importanti come il tema della misericordia. Parla al popolo, con parole del popolo e mischiandosi al popolo quando dice: “Anche noi da una parte vogliamo sentire Gesù e dall’altra ci piace bastonare e condannare gli altri”.

Predica dall’ambone: Papa Francesco sceglie di recitare l’omelia come un semplice prete di parrocchia dall’ambone, il leggìo dove si proclamano le letture della messa, e non stando seduto sulla cattedra come dovrebbe un papa, il tutto per avvicinarsi ulteriormente ai suoi fedeli e mostrarsi il più simile possibile a loro.[MORE]

Saluta i fedeli uno per uno: come un qualunque parroco, Francesco si ferma a salutare tutti i fedeli che partecipano alla sua Messa. Li abbraccia calorosamente e non si fa fare il protocollare baciamano. Dopo la sua prima messa nella parrocchia di Sant’Anna il papa ha anche varcato i confini del Vaticano per salutare i fedeli che erano fuori ad aspettarlo dalle prime ore del mattino.

Utilizza paramenti semplici: Paramenti semplicissimi sono quelli scelti da Papa Francesco, fatti di una casula, tipica veste liturgica, e di una stola in stoffa in drappo bianco e oro con motivi liturgici che raffigurano solo foglie e grappoli d'uva. Sullo stolone centrale porta una croce ricamata per ricordare che il papa è il vicario di Cristo sulla terra. Papa Francesco si è poi rifiutato, a pochi minuti dall’elezione, di vestire la mozzetta di velluto rosso bordata di ermellino durante la cerimonia nella stanza delle Lacrime.

Croce di ferro: Non appena è salito al Soglio pontificio, Papa Francesco avrebbe dovuto indossare la croce d’oro che spetta ad ogni papa. Invece quando Monsignor Guido Marini si è avvicinato per porgere la nuova croce a Francesco, il Papa si è rifiutato con decisione dicendo: "Questa la mette lei, io mi tengo questa, la croce di quando sono divenuto Vescovo, una croce di ferro".

Sceglie un anello d’argento: L’anello piscatorio scelto da Papa Bergoglio è in argento dorato, e non d’oro. Il modello dell'anello era stato dato da Manfrini al segretario di Paolo VI, monsignor Macchi. Lo stesso modello è stato proposto a Papa Francesco dal maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Guido Marini, insieme con altri due modelli. Bergoglio ha scelto quello dell'artista scomparso, conosciuto anche come «lo scultore dei papi». Nell'anello c'è l'immagine di San Pietro con le chiavi.

Sceglie il Vangelo cantato in greco e non in latino: Altro gesto inusuale adottato da papa Francesco quello di utilizzare il Vangelo cantato in greco e non in latino come da tradizione. Gesto importante questo per sottolineare l'unità dei cristiani di Oriente e Occidente, in visione di un recupero di “buon vicinato” da molti auspicato. "Di latino ce n'è anche troppo", avrebbe esclamato il pontefice.

Rifiuta l’auto predisposta per il Pontefice: Papa Francesco ha rifiutato anche l’auto solenne, targata SCV 1, preparata per lui dopo l’elezione per il rientro alla Domus Santa Marta, preferendo prendere il pullman con gli altri cardinali. Papa Francesco è stato da sempre abituato a muoversi come un semplice cittadino, utilizzando i mezzi pubblici.

Ha voluto come ministranti i francescani de La Verna: Nella sua messa di inizio pontificato, Papa Francesco ha voluto intorno a sé i frati francescani della Verna. Non hanno fatto propriamente i chierichetti, non potendo sostituire i cerimonieri vaticani, ma sono rimasti accanto al papa mentre celebrava la messa. Un segno di grande attenzione nei confronti dei seguaci di San Francesco che alla Verna ricevette le stimmate.

Scelta di una liturgia semplificata: Quella che un tempo era definita “messa di intronizzazione”, è stata per Papa Francesco per nulla regale ma anzi piuttosto semplice. Il Papa non ha dato la comunione personalmente, ma l’hanno data i diaconi, e non c’è stata processione delle offerte. Pane e vino per la messa sono stati portati dai ministranti senza solenne processione. Hanno concelebrato solo due sacerdoti, il generale dei francescani José Rodriguez Carballo e il generale dei gesuiti Adolfo Nicolas, e l'omelia è stata tenuta in italiano.

Portare personalmente i fiori ai piedi della Madonna: Nel primo giorno di Pontificato, il Papa si è recato alla Santa Maria Maggiore per pregare la Madonna. Generalmente, i fiori, erano portati dallo staff ed il Pontefice li prendeva in mano solamente per appoggiarli ai piedi della statua. Bergoglio ha rotto anche questa tradizione, portandoli personalmente fin dall'ingresso nella Chiesa e, probabilmente, tenendoli con sé anche durante il tragitto in auto.

Riduzione della Scorta: Papa Francesco ha preferito una mini-scorta al grande corteo di guardie di sicurezza che, in genere, accompagnava il Pontefice in carica. Il suo modo di fare e la sua vicinanza alle persone comuni ha mandato “in crisi” le guardie del corpo che, tutt'ora, cercano di capire come comportarsi di fronte al suo desiderio di colloquiare con quante più persone è possibile. Una sola automobile, una Ford della Polizia di Stato, segue Bergoglio nei suoi spostamenti. Quando era Vescovo era solito spostarsi in autobus e, durante il primo giorno di pontificato, si è spostato in pullmino insieme agli altri Cardinali. Il Papa ha inoltre ammonito gli uomini della sicurezza, affermando: “Non sono un indifeso”.

Durante l'Angelus, discorso diretto e saluto solo in lingua italiana: Il primo Angelus di Papa Francesco è stato corredato da un discorso diretto sulla Misericordia. Bergoglio ha parlato ai fedeli esprimendosi come mai nessun Pontefice aveva fatto prima, addirittura citando un libro del Cardinale Kasper. Proprio come se stesse colloquiando con il popolo, il Vescovo di Roma si è posto in modo semplice, affinchè il messaggio arrivasse a tutti. Al termine, non più i saluti in tutte le lingue, ma solamente in italiano, un “Buon pomeriggio e buon pranzo” per congedare i fedeli ha sottolineato la sua vicinanza con le persone presenti e collegate in diretta televisiva.

Apertura all'Ebraismo ed all'Islam: Il giorno seguente all'elezione di Papa Francesco, il Gran Imam di Al Azhar Ahmed el Tayyeb, dal Cairo, ha fatto sapere che si augura che con il suo Pontificato l'Islam si riavvicini alla Chiesa cattolica, pertanto vi è stata una prima apertura al dialogo con Bergoglio. Nella cerimonia di intronizzazione erano presenti numerosi musulmani, i quali hanno apprezzato l'umiltà ed i messaggi amorevoli del nuovo Pontefice. Quest'ultimo ha inoltre espresso la volontà di avvicinare il cattolicesimo all'ebraismo ed invitando il Capo Rabbino della Comunità Ebraica di Roma a dialogare.

Via i preti pedofili dalla Chiesa: Papa Francesco, durante il primo giorno di pontificato, ha mandato via dalla Basilica di Santa Maria Maggiore il Cardinale Bernard Law, messicano che, a Boston, fu accusato di aver coperto i preti pedofili. Chiaro il messaggio del nuovo Pontefice: nessuna tolleranza per coloro i quali si macchiano del crimine più spregevole, ma anche nei confronti di coloro che tacciono o che contribuiscono ad insabbiare la verità sui fatti di pedofilia. Si tratta di un grande cambiamento per la Chiesa cattolica, la quale ha sempre cercato di evitare la presa di posizione.

Apertura a nuove forme di evangelizzazione e predica del Vangelo nelle strade: Bergoglio è aperto alle nuove tecnologie, tanto da aver inviato un messaggio su Twitter appena si è concluso il primo Angelus. Inoltre, ha invitato Sacerdoti e Vescovi a predicare il Vangelo nelle strade, tra la gente, raggiungendo anche le zone periferiche delle città. Prima, l'evangelizzazione si limitava principalmente alle Parrocchie, ma Papa Francesco intende superare ogni barriera e far sì che i messaggi positivi arrivino in ogni luogo.

Telefonate dirette alla Curia: Papa Francesco, la mattina seguente alla sua elezione, ha telefonato personalmente alla Curia di Roma, sconvolgendo il centralinista e chiacchierando con lui prima di parlare con il Padre Generale. Si tratta di un gesto importante, che lascia intendere che Bergoglo non intende limitarsi a guardare il mondo cattolico dal balcone di San Pietro, ma vuole farsi realmente portavoce della Chiesa, facendosi carico anche delle semplici telefonate.

Stop all'omertà, si rompe il silenzio sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: Scomparsa dallo Stato Vaticano nel 1993, all'età di quindici anni, Emanuela Orlandi è svanita nel nulla in circostanze misteriose. Nonostante la richiesta di centinaia di persone, che si sono radunate più volte in Piazza San Pietro per chiedere a Papa Benedetto XVI di spendere qualche parola sul caso, ciò non avvenne, gettando nello sconforto non solo i familiari di Emanuela, ma anche coloro i quali si trovano ad affrontare la scomparsa di una persona cara. Papa Francesco ha rotto il silenzio, ascoltando le parole di Pietro Orlandi, il fratello, e manifestando la volontà di dialogare con la famiglia.

Una Chiesa povera ed umile: Bergoglio non si è ancora definito “Papa”, ma Vescovo di Roma, lanciando così un ulteriore messaggio d'umiltà. Ha invitato il cattolicesimo a riportare la Chiesa alla povertà ed ha dato il buon esempio, non soltanto scegliendo abiti semplici, ma andando a pagare il conto dell'albergo di Via Scrofa a Roma, dove ha alloggiato prima del Conclave. Bergoglio, la sera dell'elezione, quando si è affacciato dal balcone di San Pietro per la prima volta, si è inchinato davanti al popolo chiedendo alle persone di pregare per lui. Papa Francesco ha mostrato in più occasioni la sua umiltà, conquistando così il cuore di tutti, fedeli e non.

 

(Foto principale da facebook.com)

Alessia Malachiti e Katia Portovenero

 


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