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Parigi, ragazzo picchiato e violentato dalla polizia: esplode la protesta

Antonella Sica
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Parigi, ragazzo picchiato e violentato dalla polizia: esplode la protesta
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PARIGI, 07 FEBBRAIO – Ancora proteste e tafferugli nelle banlieue francesi. Scontri tra polizia e manifestanti si sono verificati nel sobborgo settentrionale di Aulnay-sous-Bois, dove un corteo di circa 500 persone ha marciato per manifestare la loro solidarietà a Théo, il ragazzo di 22 anni che sarebbe stato pestato e violentato dalla polizia dopo un controllo avvenuto giovedì scorso. [MORE]

Il giovane ha raccontato alla tv BFM la violenza subita e gli insulti a sfondo razziale da parte degli agenti: «I poliziotti non facevano che insultarmi. Sapevo che dove ci trovavamo non c'erano telecamere, sono riuscito a divincolarmi e sono arrivato dove c'erano. Non ho tentato di fuggire. Ho detto ai poliziotti 'avete rotto la mia borsa' e loro mi rispondevano che non gliene importava». Théo è stato condotto poi in commissariato dove è arrivato col volto tumefatto e – come confermato dal referto medico dell'ospedale di Aulnay - «importanti lesioni che corrispondono chiaramente all'introduzione di un manganello nel retto del giovane». La violenza subita dal ragazzo trova conferma anche nelle immagini di videosorveglianza della polizia municipale e in diverse testimonianze.

I poliziotti erano intervenuti giovedì scorso per controllare l'identità di una decina di persone sospettate di spaccio di stupefacenti.

Al momento un poliziotto risulta indagato per stupro - per aver sodomizzato il giovane durante la retata con uno manganello telescopico - e altri tre per violenza volontaria. I quattro sono stati sospesi dal servizio.

Si tratta di un atto «inammissibile», ha dichiarato Benoît Hamon, candidato socialista alle presidenziali, sottolineando che «va ristabilita una relazione di fiducia tra la polizia e la popolazione».

Gli scontri con la polizia sono cominciati sabato, quando alcuni giovani hanno distrutto o incendiato auto e fermate di autobus.

[foto: ilgiornale.it]

Antonella Sica


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Scritto da Antonella Sica

Giornalista di InfoOggi

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