Pregare con la Via crucis
Parola e Fede Calabria

Pregare con la Via crucis

venerdì 27 febbraio, 2015

 Nel tempo forte della Quaresima, abitualmente il venerdì, nelle nostre chiese prende vita la pia pratica devozione della via crucis o via della croce di Gesù. Ripercorrendo stazione dopo stazione, fino ad arrivare alla quattordicesima, è come se realmente si vivessero in quell’istante gli ultimi istanti della vita di Gesù, dalla condanna alla flagellazione, dalla via dolorosa carico della croce, all’incontro con la madre, le pie donne fino alla crocifissione e al sepolcro. [MORE]


Lo stare con Gesù in questi momenti diventa per tutti diventa un occasione di preghiera, di esame di coscienza, di verifica spirituale. Come sto vivendo oggi il mio cammino di fede? A che punto mi trovo nel mio cammino spirituale? Riesco, secondo l’invito di Gesù, a rinnegare ogni giorno me stesso, a prendere la mia croce e seguirlo?


Come nasce questa pratica devozionale oggi molto diffusa e amata?
Intorno al 1294, Rinaldo di Monte Crucis, frate domenicano, racconta la sua salita al Santo Sepolcro "per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem", per varie tappe, che chiama stationes: il luogo della condanna a morte di Gesù, l'incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene, e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce.

Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il percorso contribuivano a coinvolgere gli spettatori con una forte carica emotiva.


Tale pratica popolare venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santi di Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici "quadri" disposti nello stesso ordine si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati. Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano.


Uno dei maggiori ideatori e propagatori della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne creò personalmente alcune centinaia. Al fine di limitare la diffusione incontrollata di tale pratica devozionale, Benedetto XIV ricorse poco dopo ai ripari stabilendo, nel 1741, che non vi potesse essere più di una Via Crucis per parrocchia.


La collocazione delle stazioni all'interno della chiesa doveva rispondere a norme di simmetria ed equidistanza: il corretto espletamento delle pratiche devozionali consentiva di acquisire le stesse indulgenze concesse visitando tutti i Luoghi Santi di Gerusalemme. Oggi tutte le chiese cattoliche dispongono di una "via dolorosa".


Viviamo santamente questi momenti di preghiera. Facciamoci amici e cirenei di Gesù. Aiutiamolo nella sua sofferenza e a portare la sua croce e piano piano ci accorgeremo che è Lui che si è fatto vicino a noi, alla nostra sofferenza ed è Lui che sta portando la nostra croce.

Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it


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