Scopelliti umilia, strapazza e chiude Catanzaro
Politica Calabria

Scopelliti umilia, strapazza e chiude Catanzaro

martedì 7 agosto, 2012

Catanzaro 7 agosto 2012 - Con l’atto finale della vicenda Cardiochirurgia, ossia col suo spostamento dall’Università Magna Graecia di Catanzaro agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, si chiude anche questo tristissimo capitolo che aggiunge ulteriore umiliazione ai maltrattamenti inferti alla nostra città dal governatore Scopelliti.

La gravità di questa ennesima decisione della politica regionale che danneggia il capoluogo non risiede solo nel mero dirottamento della struttura sanitaria in questione ma va ricercata in un disegno più ampio e angosciante che, a nostro avviso, prefigura da qui a pochi anni lo svuotamento della facoltà di Medicina di Catanzaro ponendo, di conseguenza, le basi per la soppressione dell’ateneo “Magna Graecia” o il suo accorpamento presso altre Università.

Non si tratta di fare le Cassandre di turno: è la realtà politica dei nostri giorni, fatta di inefficienze e menefreghismo, che consegna un simile drammatico quadro tanto per il presente quanto per l’imminente futuro. Noi lo avevamo già detto in occasione dell’ultima campagna elettorale regionale: sapevamo molto bene che l’era Scopelliti sarebbe stata una iattura per la Calabria intera e per il nostro territorio in particolare, dal momento che l’attuale governatore – ormai impegnato nella sua personale propaganda per il Senato della Repubblica – nella sua storia politica ha sempre dimostrato astio e contrapposizione rispetto alle prerogative del capoluogo regionale. [MORE]

Lo avevamo detto e, ciononostante, le offese alla nostra città si stanno rivelando ben più severe di quanto da noi immaginato qualche anno fa. Infatti, alla gravità della situazione imposta dal governatore si aggiunge una indignitosa subalternità tanto dei suoi assessori regionali di provenienza catanzarese quanto di alcuni consiglieri comunali di Catanzaro i quali – rapiti chissà da quali sirene – sembrano essere diventati sordo-ciechi rispetto ai maltrattamenti che il “loro” governatore offre al territorio, e – seduti nelle prime file della recente convention scopellitiana di Lamezia Terme – lo ricambiano addirittura con applausi compiacenti. Vergogna!

E mentre costoro si compiacciono, noi e l’intera cittadinanza attendiamo risposte circa il depotenziamento sulla Sanità compiuto ai danni di Catanzaro. Oltre alla palese volontà di distruggere l’Università Magna Graecia, nessun chiarimento è mai giunto riguardo alla cancellazione della Cardiologia interventistica; nessuna rassicurazione è stata data rispetto alla paventata soppressione della Cardiologia riabilitativa della Mater Domini; nessuna parola è stata proferita sull’incerta collocazione dell’U.O. di Epatologia. Allo stesso modo rimane incomprensibile e irrisolta la questione della diminuzione di posti letto al Pugliese-Ciaccio.
Catanzaro sta chiudendo.

E’ il peggiore periodo socio-politico dal dopoguerra ad oggi. Ma non ce la sentiamo di addossare tutte le colpe al regista: qui c’è la complicità di un intero casting fatto di sceneggiatori, attori, comparse, controfigure, doppiatori, rumoristi e varie altre figure. Che interpretano assai male il ruolo dei politici nel film più brutto della storia catanzarese.


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