Seria A, Il Torino batte la Juve nel derby. Flop Roma e Lazio sprecona. Il Napoli vince e accorcia
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Seria A, Il Torino batte la Juve nel derby. Flop Roma e Lazio sprecona. Il Napoli vince e accorcia

domenica 26 aprile, 2015

PISA, 26 APRILE 2015 - I granata tornano ad esultare per un derby dopo quasi ventanni. La Roma cade anche a San Siro con l’Inter ma la Lazio si fa stoppare dal Chievo. Il Napoli non sbaglia e accorcia in classifica mentre il Milan perde ancora e va in ritiro punitivo.  [MORE]

Il bello e il brutto del calcio nella 32ª giornata di Serie A. Il bello è rappresentato dal grande cuore del Torino che con un classico gol dell’ex di Quagliarella mentre il brutto dalle due tifoserie. Prima del derby infatti, lancio di sassi e bottiglie verso il pullman della Juventus all’ingresso nello stadio mentre, durante la partita, il lancio di una bomba carta dal settore bianconero verso quello dei padroni di casa ferisce dieci persone. Nella lotta per la Champions, crolla la Roma a San Siro punita da un gol a pochi minuti dalla fine di Icardi ma la Lazio si fa bloccare dal Chievo. Il Napoli passeggia sulla Sampdoria e torna prepotentemente in corsa. Terza sconfitta consecutiva in campionato per la Fiorentina che ora rischia di perdere anche il sesto posto. Il Milan gioca male, perde anche a Udinese e va in ritiro punitivo.

Partiamo proprio dai rossoneri, che nell’anticipo di sabato alle 18 perde la nona partita di una stagione terribile da ogni punti di vista. La partita è a senso unico con i rossoneri che entrano in campo svogliati e lasciano il pallino del gioco in mano alla squadra di Stramaccioni. Dopo appena due minuti, Di Natale impegna Diego Lopez con un destro da dentro l’area ma il portiere e attento e devia in calcio d’angolo. Continua il monologo friulano per tutto il primo tempo con il Milan che sta a guardare gli attacchi avversari, vicini al gol in diverse occasioni con i vari Widmer e Guilherme. Proprio allo scadere della prima frazione i rossoneri vanno in rete con Antonelli, ma l’arbitro vede una leggera spinta e annulla. Chi pensava che la squadra di Inzaghi potesse riordinare le idee si sbagliava anzi, l’Udinese va in vantaggio al 58’ grazie a una dormita della difesa ospite che lascia tutto Pinzi a centro area libero di concludere alle spalle di Diego Lopez. La reazione del Milan è nulla e così al 75’ i bianconeri raddoppiano con Badu, tra i migliori in campo, che finalizza un bel contropiede dei suoi compagni. Il tecnico rossonero le prova tutte inserendo anche Destro e Cerci a dar man forte a Menez e Pazzini. A due minuti dalla fine l’ex attaccante del Torino fa partire un cross sul quale si fionda Pazzini che batte Karnezis e regala gli ultimi minuti di speranza ai suoi. Speranza vana però dato che i friulani controllano senza problemi e portano a casa i tre punti.

In serata tocca ai cugini dell’Inter provare a battere la Roma per scavalcare in classifica i rossoneri e provare ad inseguire il sesto posto. La squadra di Mancini parte bene, mette in difficoltà i giallorossi e passa in vantaggio con Hernanes al 15’ con un sinistro da fuori area. La reazione degli ospiti non si fa attendere ed è solo il palo a negare ad Ibarbo il primo gol con la maglia della Roma. Il primo tempo termina dunque con il vantaggio dei padroni di casa ma nella ripresa, la squadra di Garcia cambia marcia e prova ad attaccare con più convinzione. Gli attacchi ospiti lasciano spazio alle ripartenze avversarie e Icardi avrebbe sui piedi la palla del raddoppio che viene però sprecata. Passano pochi minuti e Pjanic serve Nainggolan in profondità, con il centrocampista belga che carica il destro e mette alle spalle di Handanovic. La partita è decisamente equilibrata e così i giallorossi vanno vicini al gol del 2-1 con una punizione ancora di Pjanic, sulla quale però è bravo il portiere sloveno dell’Inter. Mancini tenta il tutto per tutto e manda in campo anche Shaqiri e Podolski. A due minuti dalla fine l’attaccante tedesco serve in profondità Icardi che controlla e tira battendo De Sanctis e siglando il gol della vittoria.

Domenica, nella partita delle 12.30, quattro gol e un finale di partita teso in AtalantaEmpoli. I bergamaschi sanno che una vittoria significherebbe salvezza raggiunta e così partono bene alla ricerca del gol. I toscani però rispondo colpo su colpo e sono proprio loro a passare in vantaggio al 41’ con un bel gol di Saponara, che triangola con Pucciarelli e si presenta tutto solo davanti a Sportiello. La gioia del vantaggio dura però solo due minuti dato che un’incursione di Maxi Moralez libera Gomez, che a porta vuota non può proprio fallire il gol dell’1-1. Nella ripresa la partita si mantiene vivace con azioni da una parte e dall’altra. Al 60’ è Maccarone a portare in vantaggio la squadra di Sarri e ad andare vicino, pochi minuti dopo, alla rete che probabilmente chiuderebbe la partita. Il match si innervosisce e i nerazzurri vanno vicini al pareggio con Denis che però spara alto all’altezza del dischetto. A tempo ormai scaduto, con tutti i ventidue uomini in area, Emanuelson batte un calcio d’angolo che finisce proprio sulla testa del “Tanque”, che firma il 2-2 e regala un punto prezioso alla sua squadra. A fine partita bruttissimo gesto dell'attaccante argentino, che negli spogliatoi sferra un pugno a Tonelli e gli rompe il naso rischiando, in caso di pesante squalifica, di aver già concluso il suo campionato. 

A Torino va in scena un atteso derby della Mole tra la squadra di Ventura e la Juventus. Con entrambe le squadre tranquille in classifica, i tatticismi sono ridotti al minimo e così i ritmi sono piuttosto alti. Il primo tentativo è dei bianconeri, con Matri che servito da Pirlo scatta sul filo del fuorigioco ma spedisce alto. Risponde Quagliarella che ruba palla a ridosso dell’area e prova il tiro che finisce lontano dallo specchio. La partita va avanti così fino al 35’ quando Pirlo ha l’occasione, su punizione dal limite, di portare in vantaggio i suoi. Per il numero 21 della Juventus è quasi come un calcio di rigore dato che spedisce la palla la dove Padelli, che rimane immobile, non può arrivare. Ora i bianconeri controllano il gioco e sembrano riuscire a chiudere in vantaggio il primo tempo. A due minuti dalla fine però una dormita di un pessimo Bonucci fa partire Quagliarella, che serve Darmian, il quale controlla e tira del tutto indisturbato battendo Buffon. Nella ripresa l’andamento della partita non cambia e ancora Pirlo, al 53’, ancora su punizione, colpisce il palo con la faccia del portiere granata che è tutto un programma. Quattro minuti dopo però altra dormita della difesa di Allegri e altro gol del Torino, con Darmian che ricambia il favore e serve Quagliarella, che anticipa tutti e batte l’ex compagno Buffon per la seconda volta, facendo esplodere l’Olimpico. Il tecnico dei bianconeri cerca di correre ai ripari e manda in campo anche Tevez. Ora le occasioni si sprecano, prima con Vidal che di testa manda fuori di un soffio e poi con il palo di Matri. L’ultima vera occasione è sulla testa di Sturaro che tira a colpo sicuro e trova il grandissimo riflesso del portiere di casa. Si conclude così con la festa del popolo granata, che torna a festeggiare per la vittoria di un derby dopo ventanni anche se la giornata è segnata dai brutti episodi di violenza da parte di entrambe le tifoserie.

Gol e spettacolo al Bentegodi nel match tra H.Verona e Sassuolo. Anche in questo caso il bel gioco è agevolato dal fatto che entrambe le squadre non hanno più nulla da chiedere al campionato. La prima svolta della partita è al 18’ quando il portiere di casa, Rafael, ferma un pallone con le mani fuori dall’area e lascia i suoi in inferiorità numerica. La squadra di Di Francesco però non approfitta del vantaggio di un uomo e anzi, subiscono la rete di Juanito Gomez al 30’ che la costringe a inseguire. Il pareggio arriva cinque minuti dopo grazie alla sfortunata autorete di Moras che nel tentativo di anticipare Zaza spedisce alle spalle del proprio portiere. Nella ripresa sono ancora i padroni di casa a fare la partita e a passare in vantaggio con Luca Toni al 63’. Pochi minuti dopo è ancora l’ex attaccante di Fiorentina e Juventus a siglare la personale doppietta che sembra chiudere definitivamente la partita. La reazione dei neroverdi invece è rabbiosa e dopo il palo di Brighi arriva, a due minuti dalla fine, la rete di Floro Flores che dimezza lo svantaggio. Non c’è però più tempo e gli scaligeri possono festeggiare una vittoria sofferta e tutto sommato meritata. Cuore e orgoglio anche per il Parma che ormai non fa più notizia. Se non fosse per i sette punti di penalizzazione, la squadra di Donadoni avrebbe gli stessi punti del Cesena e potrebbe ambire a salvarsi. La vittoria di oggi per 1-0 invece, serve solamente a ritardare la retrocessione matematica. La rete dei tre punti gialloblu arriva con un rigore nel primo tempo di Nocerino che regola uno spento Palermo.

Non perde l’occasione di avvicinarsi alla zona Europa League il Genoa. I rossoblu battono per 3-1 il Cesena e si portano a soli quattro punti dalla Fiorentina. Padroni di casa che partono bene sostenuti da un grande pubblico chiudono il primo tempo con il doppio vantaggio grazie alla rete di Bertolacci e al rigore del solito Diego Perotti. Il numero dieci lascia il campo ad inizio ripresa per un problema muscolare ma l’andamento della gara non cambia. La squadra di Gasperini trova il 3-0 con una scivolata di Pavoletti su cross di De Maio. I bianconeri provano a reagire e trovano il gol della bandiera con un destro di Carbonero che fulmina il rientrante Perin. Chi perde l’occasione di vincere e staccare la Roma è la Lazio. I biancocelesti infatti non vanno oltre l’1-1 contro il Chievo nella gara dell’Olimpico. La squadra di Pioli sembra patire le tante assenze di giocatori importanti come De Vrij, Biglia e Parolo. Nonostante l’ottima fase difensiva dei gialloblu, allo scadere del primo tempo Klose controlla e lascia sul posto due difensori, arrivando davanti a Bizzarri e siglando la rete del vantaggio. La Lazio non appare brillante come al solito e pian piano la squadra di Maran comincia a rendersi pericolosa. Al 76’ arriva l’inevitabile gol di Paloschi, che sfrutta una disattenzione difensiva per far partire un missile che non lascia scampo a Marchetti. Mezzo passo falso dunque per i padroni di casa che avrebbero potuto incrementare il vantaggio sulla Roma e che invece ora vedono la classifica accorciarsi pericolosamente.

Chi in campionato sembra davvero in crisi è la Fiorentina, che perde con il Cagliari la terza partita consecutiva. Gli uomini di Montella sembrano non aver dimenticato lo 0-3 subito dalla Juventus in Coppa Italia e ora rischiano di perdere anche il sesto posto. I sardi, che in settimana hanno cambiato il terzo allenatore, sanno che non possono più sbagliare e giocano una grande partita. Passano in vantaggio con Cop dopo appena sette minuti dopo una bella azione di Farias. La partita è aperta da una parte e dall’altra e i padroni di casa vanno vicini al pareggio con Salah, che al 23’ non sfrutta l’uscita errata di Brkic e di testa manda fuori da pochi passi. Pochi minuti dopo, è ancora Cop ad avere sui piedi l’occasione per il 2-0 ma, solo davanti a Neto, l’attaccante croato manda a lato. È ancora l’attaccante rossoblu ad essere il protagonista assoluto del match siglando al 60’ la rete del 2-0 e costringendo la viola a buttarsi in avanti. Ne beneficia ancora di più lo spettacolo dato che gli spazi, e le occasioni, aumentano sensibilmente. Al 75’ arriva la zampata di Gilardino che ridà speranza alla Fiorentina e regala quindici minuti di fuoco. L’assedio però si conclude con un nulla di fatto e al 92’, Farias fa tutto da solo saltando due avversari e depositando in rete la palla del 3-1.

Nel posticipo serale, grande vittoria del Napoli contro una diretta avversaria come la Sampdoria. La squadra di casa parte bene ma va in svantaggio al 12’ a causa di un autogol di Albiol dopo una bella discesa di Eder. Gli uomini di Benitez non perdono la calma e premono sull’acceleratore mettendo in seria difficoltà la difesa doriana. Dopo i tentativi di Higuain e Callejon, il pareggio arriva al 31’ con un innocuo tiro dell’ex Gabbiadini, che trova l’erroraccio da parte di Viviano e firma il gol dell’1-1. Passano solo tre minuti e Higuain trova anche il gol sorpasso dopo uno scambio nello stretto con lo stesso numero 23 azzurro. Nella ripresa il Napoli non cala d’intensità e al 47’ Insigne fa trenta metri palla al piede e dal limite dell’area lascia partire un destro a giro che non da scampo a Viviano e che gli regala la prima gioia dopo l’infortunio al ginocchio che l’ha tenuto fuori per oltre cinque mesi. Gli ultimi minuti sono di assoluta tranquillità per i partenopei, che fruttano gli spazi lasciati dalla squadra di Mihajlovic per conquistare un rigore con Hamsik e mandare dal dischetto il Pipita per la doppietta personale e il 4-1. A due minuti dal termine c’è gloria anche per Muriel che con un bolide da fuori area sigla l’inutile gol del 4-2. Sei giornate al termine dunque, in cui il Napoli proverà a rimontare i tre punti che lo separano dal secondo posto attualmente occupato dalla Lazio, con uno scontro diretto da giocare al San Paolo proprio all’ultima giornata.
 


 

 

Risultati 32ª giornata
Udinese  Milan   2-1 
Inter  Roma  2-1 
Atalanta  Empoli  2-2 
Lazio  Chievo  1-1 
Torino  Juventus  2-1 
Verona  Sassuolo  3-2 
Parma  Palermo  1-0 
Genoa  Cesena  3-1 
Fiorentina  Cagliari  1-3
 Napoli Sampdoria  4-2 

 

 

Classifica
Juventus  73                                  Palermo 41 
Lazio 59    H.Verona  39 
Roma  58    Udinese  38 
Napoli  56    Chievo  37 
Sampdoria  50    Sassuolo  36 
Fiorentina  49    Empoli  35 
Genoa  47    Atalanta  31 
Torino  47    Cagliari  23 
Inter  45    Cesena  24 
Milan  43     Parma (-7) 16 

  

Giuseppe Sanzi


Autore
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