Strage di Berlino, al vaglio degli investigatori la rete di Amri in Italia
Cronaca Lombardia

Strage di Berlino, al vaglio degli investigatori la rete di Amri in Italia

sabato 24 dicembre, 2016

SESTO SAN GIOVANNI, 23 DICEMBRE 2016 - L'uccisione in uno scontro a fuoco con la Polizia italiana dell'autore della strage di Berlino, Anis Amri, non placa le polemiche sull'efficacia della rete di sicurezza europea, ritenuta troppo fragile e permeabile. Amri, infatti, in poche ore è riuscito a giungere dalla capitale tedesca al piazzale della stazione di Sesto San Giovanni, nonostante fosse l'uomo più ricercato d'Europa in quel momento.[MORE]

L'ultimo viaggio di Amri inizia nella stazione di Chambery, la cittadina francese ai piedi della Alpi dove è giunto dalla Germania. Amri non aveva documenti, con pochi soldi, ma aveva una pistola in tasca. Li il tunisino sale su un treno diretto in Italia e arriva a Torino attorno alle 20.30.

A Porta Nuova, secondo gli inquirenti, Amri resta circa tre ore. La Digos ha acquisito le immagini di videosorveglianza presenti nella stazione per capire se possa aver incontrato qualcuno in quel lasso di tempo. Successivamente, parte verso Milano, dove arriva in stazione Centrale attorno all'una di notte e, secondo alcune fonti, prende la navetta che sostituisce il servizio della metropolitana - chiusa a quell'ora - e raggiunge Sesto San Giovanni.

A Sesto San Giovanni, Anis incrocia la volante della Polizia. Gli agenti chiedono i documenti, lui reagisce e ingaggia il conflitto a fuoco che ne segnerà la morte. Subito dopo la conferma dell'identità, le autorità italiane hanno iniziato ad indagare sui motivi che avrebbero spinto il tuniso a ritornare nel milanese.

Secondo gli inquirenti, è plausibile che l'attentatore abbia sviluppato una serie di contatti utili nei quattro anni trascorsi nelle carceri siciliane. A Sesto San Giovanni vi è una forte presenza di origine nord africana e non è escluso che fosse li alla ricerca di qualcuno che lo potesse ospitare.

Tra le altre ipotesi investigative, si pensa che Amri fosse li per reperire dei documenti falsi, dato che nella zona di Via Padova alcune indagini passate hanno rilevato la presenza di centri di produzione di documenti falsi.

Un'ulteriore ipotesi, invece, potrebbe essere quella della fuga verso l'Est, perchè da Sesto San Giovanni partono diversi pullman internazionali. Un modo per uscire dall'Ue e avvicinarsi ai territori ancora in mano all'Is.

Infine vi è l'ipotesi che Amri fosse giunto in Italia per compiere un ultimo, eclatante. gesto.

Daniele Basili

immagine da ilpost.it


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