Tesori visibili e invisibili. Il futuro del patrimonio archeologico di Napoli e Pompei
Eventi Campania

Tesori visibili e invisibili. Il futuro del patrimonio archeologico di Napoli e Pompei

mercoledì 5 settembre, 2012

Napoli 5 settembre 2012 - È stato presentato in anteprima oggi a Napoli, nel corso del convegno
“Tesori visibili e invisibili - Il futuro del patrimonio archeologico
di Napoli e Pompei”, il nuovo volume di pregio a tiratura limitata
“Pompei” della Casa Editrice UTET, la quale ha dedicato a Pompei un
prestigioso progetto editoriale realizzato in collaborazione con il
Museo Archeologico Nazionale di Napoli con l’intento di celebrare
questo inestimabile tesoro dell’umanità.

Si tratta di un volume di grande formato, confezionato con materiali
pregiati, di forte impatto visivo e insieme di alto valore culturale,
che contiene un reportage dei più spettacolari elementi artistici
pompeiani, con mosaici, affreschi e statue, ritratti in oltre 140
immagini del fotografo d’arte Araldo De Luca. Fotografie accompagnate
dal testo del professor Livio Zerbini, storico, archeologo, docente di
storia antica e romana presso l’Università di Ferrara, nonché alla
Sorbona di Parigi, e autore televisivo di trasmissioni culturali.

Il volume Pompei regala un emozionante viaggio nel passato alla
scoperta delle radici della nostra civiltà: come vivevano i nostri
antenati, come erano arredate le loro case, dove e come lavoravano,
come si divertivano, in che cosa credevano. In più nella sezione
dell’opera intitolata “Capolavori nascosti” è possibile ammirare - su
tavole stampate con tecnica fine art su pregiata carta cotone - dieci
veri e propri capolavori dell’arte antica celati al pubblico,
conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli ma non esposti,
qui fotografati per la prima volta in alta definizione dallo stesso
Araldo De Luca.

Il convegno odierno, organizzato presso il Teatrino di Corte di
Palazzo Reale da UTET insieme alla Soprintendenza Archeologica di
Napoli e Pompei e con il patrocinio del Comune di Napoli, ha
rappresentato anche una preziosa occasione di dibattito e confronto
sulla collezione pompeiana del Museo Archeologico e sul sito
archeologico più famoso al mondo, al centro del dibattito culturale
negli ultimi mesi 

Particolare attenzione è stata dedicata proprio al tema dei reperti e
delle opere d’arte non esposte: il dibattito ha evidenziato come il
“catalogo” dei beni pompeiani custoditi dalle istituzioni
archeologiche sia tre volte maggiore rispetto a quanto è visibile al
pubblico. Ad affrontare il tema sono intervenuti Teresa Elena
Cinquantaquattro - Soprintendente per i Beni archeologici di Napoli e
Pompei, Valeria Sampaolo - Direttore del Museo Archeologico Nazionale
di Napoli, Gregorio Angelini - Direttore della Direzione Regionale
Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, Stefano De Caro -
Direttore ICCROM-UNESCO, Andreas Steiner - Direttore della rivista
“Archeo”, Friedrich-Wilhelm von Hase - Professore dell’Università di
Vienna, Livio Zerbini – Professore dell’Università di Ferrara e della
Sorbona di Parigi, Marco Castelluzzo - Amministratore Delegato UTET,
Enrico Cravetto - Direttore Editoriale UTET.[MORE]


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