Rigopiano, la telefonata tra direttore dell'hotel e Prefettura che avrebbe rallentato i soccorsi
Cronaca Abruzzo

Rigopiano, la telefonata tra direttore dell'hotel e Prefettura che avrebbe rallentato i soccorsi

giovedì 2 febbraio, 2017

PESCARA, 02 FEBBRAIO – Emergono nuovi elementi riguardo la tragedia dell’hotel Rigopiano che ha causato la morte di 29 persone. E’ stata pubblicata da Repubblica la registrazione della telefonata che ci fu il 18 gennaio scorso tra il Centro di coordinamento dei soccorsi e Bruno Di Tommaso, il direttore della struttura. [MORE]

Sono le 17, 40 quando - a seguito della chiamata di Giampiero Parete (sopravvissuto alla valanga perché si trovava all’esterno dell’edificio in una zona riparata) al 118, avvenuta intorno alle 17:10 per dare l’allarme - dal Centro di coordinamento soccorsi della Prefettura di Pescara telefonano al gestore dell'hotel Rigopiano, Bruno Di Tommaso, per avere un riscontro in merito alla segnalazione ricevuta.

Di Tommaso al momento della tragedia si trovava a Pescara, dunque - come si può sentire dalla registrazione - rassicura il dirigente della Prefettura spiegando di aver sentito tramite WhatsApp i dipendenti della struttura e di non aver ricevuto alcuna notizia di crolli. Il direttore sottolinea però che la situazione è difficile: la strada è bloccata e gli ospiti non possono andar via.

Da qui i fraintendimenti che avrebbero rallentato la macchina dei soccorsi. Quando infatti il ristoratore Quintino Marcella chiede aiuto alla Prefettura non viene creduto: la funzionaria parla di un falso allarme, bansandosi sulla conversazione avuta con Di Tommaso.

Tuttavia, i magistrati nelle settimane scorse hanno spiegato di non ritenere questi contrattempi determinanti e tali da avere influito sulla gestione dell’emergenza.

[foto: ilgiornale.it]

Antonella Sica
 


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