Venezuela, Maduro convoca Assemblea Costituente. Le opposizioni: "È golpe"
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Venezuela, Maduro convoca Assemblea Costituente. Le opposizioni: "È golpe"

martedì 2 maggio, 2017

CARACAS, 2 MAGGIO - Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha annunciato una "Assemblea Costituente del popolo" per riformare la struttura giuridica dello stato e "portare la pace al nostro Paese". La nuova Costituzione è stata già denunciata come una mossa golpista da parte dell’opposizione: a "una Costituente truffa, inventata solo per distruggere la Costituzione attuale e cercare di fuggire così all'inesorabile verdetto delle elezioni", ha sottolineato Julio Borges, presidente del Parlamento - in mano all'opposizione. Elezioni che il governo chavista ha ritardato o sospeso da quando ha perso la maggioranza nel Potere Legislativo, nel dicembre del 2015.[MORE]

Le manifestazioni Si moltiplicano i protestanti contro il governo di Maduro a Caracas, mentre le unità antisommossa della polizia e la Guardia Nazionale sono già intervenute con gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Sulla stampa online e i social network si moltiplicano testimonianze, foto e video dell'intervento delle forze dell'ordine nella zona di El Paraiso e sulla Avenida Victoria, nell'ovest della capitale. In tutta la città la polizia è molto presente, e le autorità hanno chiuso oltre 30 stazioni della metro, oltre ad avere organizzato numerosi posti di blocco. Il percorso della marcia di protesta si conclude accanto alla sede della Corte Suprema e del Consiglio Nazionale Elettorale (Cne). Le manifestazioni antigovernative si susseguono dall' inizio di aprile, con un bilancio di almeno 30 morti.

La nuova Costituzione "Non sto parlando di una Costituente dei partiti o delle elite, intendo dire una Costituente femminista, giovanile, studentesca, una Costituente indigena, ma anzitutto una Costituente profondamente operaia, decisamente operaia, che appartenga profondamente alle comune", ha annunciato Maduro in un comizio in occasione della tradizionale sfilata della Festa dei Lavoratori. Il presidente non ha comunque chiarito se la convenzione riformerà l’attuale costituzione, in vigore dal 1999, o dovrà abolirla per riscriverla.

L’appello del papa Intanto otto paesi latinoamericani - Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Perù, Paraguay e Uruguay - hanno sottoscritto un appello comune nel quale si associano alla presa di posizione di Papa Francesco sulla necessità di ricercare al più presto "soluzioni negoziate" per la crisi politica e istituzionale in Venezuela. "Siamo d'accordo con Papa Francesco che occorre fare tutto il possibile per il Venezuela, ma con le garanzie necessarie'", si legge nel documento degli Otto, definendo anche le condizioni per un dialogo politico a Caracas: "che cessi la violenza, si ripristini la piena funzionalità dello Stato di diritto, si liberino i prigionieri politici, si restituiscano le prerogative dell'Assemblea Nazionale e si definisca un calendario elettorale". Da parte sua, il Tavolo dell'Unità Democratica (Mud, coalizione di opposizione) ha scritto una lettera aperta al pontefice, nella quale nega l'esistenza di divergenze fra i suoi partiti per il dialogo con il governo di Nicolas Maduro.

Maria Azzarello

 

credit foto: Ilgiornale.it


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