Cisgiordania, vittoria di Hamas alle elezioni studentesche; un cambiamento nell'opinione pubblica?
Estero Valle d'Aosta

Cisgiordania, vittoria di Hamas alle elezioni studentesche; un cambiamento nell'opinione pubblica?

mercoledì 29 aprile, 2015

 RAMALLAH (CISGIORDANIA), 29 APRILE 2015 – Gli analisti della Cisgiordania e i rappresentanti politici hanno attribuito, alla vittoria del gruppo vicino ad Hamas nelle elezioni del consiglio studentesco, avvenute la scorsa settimana, un sintomo di frustrazione pubblica crescente nei confronti di Fatah e dell'Autorità Palestinese (PA). Intese sempre come un indicatore essenziale per le politiche nazionali, le elezioni all'Università di Birzeit, nei pressi di Ramallah, hanno dunque visto i supporter di Hamas sconfiggere i loro avversari filo-Fatah. Un risultato che sorprende, in un campus che è storicamente ritenuto 'leale' alle fazioni legate all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (PLO), e soprattutto a Fatah, il partito di spicco del presidente palestinese Mahmoud Abbas.

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Per anni, i leader palestinesi hanno promesso elezioni generali, mai tenute da quando Abbas è salito al potere nel 2006. Ciò ha dato fiducia alle elezioni studentesche, spesso viste come la cartina di tornasole per comprendere le tendenze verso politici e partiti, e specie a Birzeit, una istituzione nota per il suo attivismo politico e il suo rilievo accademico.

Nonostante i continui tentativi di riconciliazione, Hamas e Fatah rimangono a oggi aspramente divisi, incapaci di decidere come e quando organizzare le elezioni. I due gruppi si scambiano ripetute frecciatine in seguito alle votazioni alla Birzeit, che hanno visto il blocco islamico Wafaa sconfiggere quello di Yasser Arafat, con 26 seggi contro i 19 del secondo. I sostenitori di Fatah ritengono che il gruppo vicino ad Hamas ha sfruttato al meglio la situazione durante la guerra a Gaza compiuta da Israele la scorsa estate, mentre il blocco islamico Wafaa ha attribuito il risultato alla disillusione con il partito di riferimento della Cisgiordania e la coordinazione sulla sicurezza della PA con Israele.

«Questo è l'evento più importante avvenuto in Palestina dalle elezioni del 2006», ha dichiarato Lama Khater, scrittore e attivista residente a Hebron, «Riflette un cambiamento di opinione pubblica in Cisgiordania; in tanti sono stufi delle politiche di Fatah e i suoi scismi interni, oltre all'incapacità del partito di comprendere i bisogni delle persone». Hanno votato più del 77% degli studenti, stando a quanto riportato dal preside di facoltà Mohammad al-Ahmad. Il gruppo di Hamas ha ricevuto 3.400 voti, mentre la controparte vicina a Fatah ne ha totalizzati 2.545. Inoltre, il Fronte per la Liberazione della Palestina ha ricevuto 695 voti, e l'alleanza tra alcuni partiti di sinistra ne ha ricevuto 147. Nel 2014, il blocco Fatah aveva vinto 23 seggi su 51, tagliando fuori Hamas per un solo seggio.

Secondo Hamas, i risultati sono una “vittoria per la resistenza”, mentre Fatah ammette che le lacerazioni interne hanno destabilizzato il loro percorso politico. Per gli osservatori, invece, le elezioni rappresentano una vittoria per entrambi i partiti, e per i palestinesi in generale. In sostanza, per Fatah la sconfitta lo spoglia della responsabilità da leadership, mentre Hamas ne assume una, dovendo tendere a diventare più realistico e responsabile, diminuendo la propria “dipendenza da slogan”.

La votazione giunge inoltre in un momento in cui i tentativi di riappacificazione tra le due fazioni, Hamas e Fatah, stavano portando a timidi successi, anche se per ora la divisione resta viva e marcata, come spiegano alcuni esperti dell'area.

Foto / Fonte: aljazeera.com

Dino Buonaiuto


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