Tarantini, Berlusconi: "Estorsione? Fantasia dei pm"
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Tarantini, Berlusconi: "Estorsione? Fantasia dei pm"

venerdì 2 settembre, 2011

 ROMA, 2 SETTEMBRE 2011 - La Digos della questura di Napoli e quella di Roma hanno arrestato l'imprenditore pugliese Giampaolo Tarantini, 36 anni, e la moglie Angela Devenuto, 34 anni, nell'ambito dell'indagine sull'estorsione da 500 mila euro ai danni di Silvio Berlusconi. L'arresto è stato eseguito in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, Primavera. L'imprenditore barese e sua moglie Angela Nicla Devenuto, i quali, insieme all’editore del quotidiano Avanti!, Valter Lavitola (attualmente all’estero per lavoro), avrebbero ricattato il presidente del Consiglio, sono stati arrestati dalla polizia nella loro casa di Roma, nel quartiere residenziale dei Parioli.[MORE]

“Emergeva - è scritto nella nota degli inquirenti campani - secondo la ricostruzione accusatoria, che il Lavitola tratteneva per sé parti consistenti delle somme ricevute dall'On. Berlusconi impiegandole in diverse società a lui direttamente riferibili e concertava con Tarantini le iniziative processuali più idonee per costringere il Berlusconi a disporre il pagamento di ulteriori somme. Tali iniziative dovevano essere prese dal Tarantini nell'ambito dei procedimenti in cui lo stesso risulta tutt'ora indagato dall'Autorità Giudiziaria di Bari”.

“È pura fantasia quanto ipotizzato dai pm. Ho dato una mano ad una famiglia con figli e lo faccio come avviene con una miriade di persone. Lo faccio perché me lo posso permettere”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, poco prima di lasciare Parigi dopo il vertice sulla Libia.
Ha poi aggiunto: “Io ho dato una mano a una famiglia con figli che era abituata a vivere nell'agio e si è trovata nella povertà più nera”.

“Io resto per cambiare questo paese”. Così risponde il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai cronisti che gli chiedono se davvero abbia intenzione di lasciare l'Italia, come riportato nelle intercettazioni pubblicate ieri sui quotidiani. “ È una di quelle cose che si dicono così al telefono di tarda sera, magari in un momento di rilassatezza, con un sorriso - spiega il premier - io resto qui per cambiare questo paese, anche per questo”.

Berlusconi, poi, è tornato a sfogarsi sul Lodo Mondadori: essere intercettato “è insopportabile, una rapina come versare 600 milioni a una persona che ha la tessera numero uno del Pd”.

 

Lidia Tagnesi


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