Festival di Torino, 31esima edizione: apre Last Vegas con De Niro, poi Coen, Baumbach, Jarmusch
InfoOggi Cinema Piemonte

Festival di Torino, 31esima edizione: apre Last Vegas con De Niro, poi Coen, Baumbach, Jarmusch

giovedì 21 novembre, 2013

TORINO, 21 NOVEMBRE 2013 - Il passaggio di testimone dal Festival di Roma a quello di Torino (22 - 30 novembre) si è tenuto idealmente proprio nella Capitale, con la conferenza stampa di presentazione della 31esima edizione del Torino Film Festival, quest'anno affidato alla direzione artistica del regista livornese Paolo Virzì. Fedele alla linea, il festival prossimo all'apertura, con l'inalterata vocazione verso cinema indipendente e giovani talenti, ma anche numerose anteprime, di cui alcune con taglio più popolare. 46 in totale le opere presentate per la prima volta, su un totale di 185 film, di cui 14 in concorso. [MORE]

IN CONCORSO - Tra i titolo in competizione figurano tre pellicole francesi, come la commedia esistenziale 2 automnes 3 hivers di Sébastien Betbeder, La bataille de Solférino di Justine Triet, ambientata nel giorno delle elezioni francesi, e Vandal, di recente uscito in Francia, raccontata sullo sfondo della banlieu. A stelle e strisce, invece, il noir Blue Ruin di Jeremy Saulnier ed il film americano adattato da un racconto di David Sedaris, C.O.G. di Kyle Patrick Alvarez. La geografia cinematografica del nuovo continente si completa a nord col franco-canadese La démantèlement di Sébastian Pilote, commovente ritratto familiare, e a sud col messicano Club Sandwich di Fernando Eimbcke e Pelo Malo della regista venezuelana Mariana Rondon. Due le opere italiane in concorso: La mafia uccide solo d'estate di Pif, che dalla tv passa al cinema con una satira sulla mafia, e Il treno va a Mosca, che cela una storia particolare: il film nasce infatti dal ritrovamento da parte dei due registi Federico Ferrone e Michele Manzolini di filmati amatoriali in 8 mm realizzati da un barbiere comunista. Ne vien fuori il racconto di un viaggio a Mosca, che condensa anche le speranze serbate nel comunismo italiano. 

FUORI CONCORSO - Last Vegas, con Michael Douglas, Robert DeNiro, Morgan Freeman e Kevin Kline, e lo chiuderà con Grand Piano di Eugenio Mira, con Elijah Wood e John Cusack. La sezione segna anche il ritorno di due registi cari al festival, come Don McKellar con The Grand Seduction e Bruce McDonald con The Husband, entrambe canadesi, ma soprattutto prevede la proiezione di Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen e Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch, tra i titoli di punta, già presenti nella selezione di Cannes. Omaggio postumo a James Gandolfini con Enough Said di Nicole Holofcener, mentre tra gli altri titoli vanno annoverati Prince Avalanche di David Gordon Green, il noir indiano Ugly, l'esordio alla regia dei due sceneggiatori di Paradiso Amaro di Alexander Payne con The Way, Way Back. Fari puntati anche su Frances Ha di Noah Baumbach, mentre tra gli italiani spazio al nuovo film di Carlo Mazzacurati La sedia della felicità. Il festival proporrà inoltre il primo restauro digitale di Otto e mezzo di Fellini, a cui sarà tributata una retrospettiva, e attribuirà il premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2013 a Piera degli Esposti, circostanza impeziosita dall'anteprima nazionale del documentario scritto e diretto da Peter Marcias Tutte le storie di Piera.

ALTRE SEZIONI - Più sperimentale la sezione Onde, introdotta da Massimo Causo, che quest'anno prevede un focus sul cinema di Yu Lik-wai, grande direttore della fotografia e regista, ed un approfondimento sul cinema portoghese. In tempi di documentario, dopo le vittorie di Sacro Gra a Venezia e Tir a Roma, Torino conferma la propria sensibilità al genere, con la sezione TFFdoc, curata da Davide Oberto, mentre la sezione Piccolo grande schermo apre alle serie televisive con Top of the Lake di Jane Campion e House of Cards di David Fincher. Esperimento di quest'anno è la sezione per film "bizzarri" Afterhours.

LA GIURIA - Annunciati, infine, i giurati di questa 31esima edizione: il Presidente Guillermo Arriaga, autore tra l'altro della rivoluzionaria trilogia della morte di Alejandro González Iñárritu, il romanziere Stephen Amidon, già critico cinematografico, Francesca Marciano, sceneggiatrice e scrittrice, l'icona del cinema cubano Jorge Perugorrìa, e la regista Aida Begic (Buon annoSarajevo).



A.M.


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
InfoOggi Cinema.