Lunedi della seconda settimana di Pasqua. Rinascere dallo Spirito
Parola e Fede Lazio

Lunedi della seconda settimana di Pasqua. Rinascere dallo Spirito

lunedì 24 aprile, 2017

Iniziamo una nuova settimana sempre esortati a camminare con la Parola del Signore. Cosa ci insegna il Vangelo di questo lunedì della seconda settimana di Pasqua? Meditiamolo insieme.[MORE]

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui».

Per il convincimento dei Giudei Gesù opera segni portentosi: il paralitico, il cieco nato, Lazzaro. I Farisei erano quasi tutti nemici dichiarati e giurati di Gesù. Costoro volevano la sua morte. Vi è però un fariseo di nome Nicodemo. Costui è anche un capo dei Giudei. Nicodemo era persona che contava. Aveva un suo potere religioso. Aveva anche una sua influenza politica e di amicizia con il potere di Roma.

Nicodemo dietro Gesù vede il Signore, il Dio creatore dell’universo, il Dio dei padri. Gesù è con Dio. Dio è con Gesù. Va di notte perché ancora non ha tanta forza di schierarsi apertamente per Gesù.

Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

Gesù non si lascia “incantare” dalla testimonianza di Nicodemo. Gesù va oltre. Parla del regno di Dio Nasce dall’alto ha un solo significato: nascere da Dio. Nicodemo fraintende “nascere dall’alto” con “nascere di nuovo”.
Significa: “nascere da acqua e da Spirito Santo”. Chi nasce da acqua e da Spirito Santo entra nel regno di Dio. Viene così anche chiarito il significato di vedere: “vedere” vuol dire “entrare”. Finisce così l’Antica Alleanza fondata sulla circoncisione.

Ma il battesimo è solo una porta? È solo la porta di entrata nel regno di Dio, o è qualcosa in più che una semplice porta?

Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito.

La nascita secondo la carne ci fa rimanere carne. Non solo ci fa rimanere carne, secondo la carne anche viviamo. La nascita invece dallo Spirito ci trasforma, ci fa divenire esseri spirituali e ci fa anche vivere secondo lo Spirito. Con il battesimo nasce un nuovo uomo, una nuova creatura. Nasce l’uomo spirituale.

Significa semplicemente che lo Spirito Santo ci rende partecipi della natura divina che deve a poco a poco trasformarci in esseri tutti spirituali. È su questa verità che si deve edificare ed innalzare tutto l’edificio della moralità cristiana.

Il cristiano può essere puro, casto, libero, vero, giusto, misericordioso, caritatevole, saggio, prudente, sapiente, virtuoso in ogni cosa, libero da ogni concupiscenza e superbia proprio in ragione della sua nuova natura, del suo essere spirituale acquisito dalla sua nuova nascita. È questa la differenza tra il battezzato e il non battezzato.

Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

Perché Nicodemo non si deve meravigliare? La Parola di Gesù va accolta con cuore umile, piccolo, semplice. Ad essa ci si deve abbandonare totalmente.
La prima verità del nuovo essere spirituale è questa: l’essere spirituale è così leggero da essere sempre spinto dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo lo può muovere allo stesso modo che il vento muove una piuma o una foglia secca.

Mentre l’uomo secondo la carne è un macigno così pesante che il soffio del vento si arresta e si frantuma sopra di esso. Chi nasce dallo Spirito, chi diviene spirito, chi diventa uomo nuovo, creatura nuova, vive senza legge, come la piuma o la foglia secca vivino senza legge. Dove lo Spirito lo muove lui va. Dove non lo muove lui non va.

I Santi, i veri esseri spirituali, vivono così: sempre mossi dallo Spirito del Signore. Il loro programma è lo Spirito Santo. Ciò che lo Spirito vuole loro vogliono. Ciò che lo Spirito non vuole loro non vogliono. Loro hanno un solo desiderio: appartenere allo Spirito di Dio come una piuma appartiene al vento.

Don Francesco Cristofaro


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