I Partigiani della Scuola Pubblica denunciano lo spopolamento del Meridione
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

I Partigiani della Scuola Pubblica denunciano lo spopolamento del Meridione

mercoledì 13 novembre, 2019

LAMEZIA TERME (CZ) 13 NOVEMBRE - «Il divario  esistente  tra il Nord e il Sud  comporta una serie di problematiche come quella relativa allo spopolamento del Meridione  derivante dal diverso livello di scolarizzazione. Un quadro veramente allarmante della situazione  del Sud riguardante anche  la mancanza di lavoro, ma  nel contempo  risolvibile mediante validi interventi».  Lo afferma la professoressa Rosella Cerra, membro dei Partigiani della Scuola Pubblica, impegnata  nella trattazione dei temi dell’Autonomia differenziata nell’ambito del movimento.  Dall’inizio del 2000 sono partiti dal Sud oltre due milioni di persone. Oltre il 68% dei cittadini, che nel 2017 ha lasciato il Mezzogiorno per una regione del Centro-Nord, aveva almeno un titolo di studio di secondo livello: diploma superiore il 37,1% e laurea il 30,1%» chiarisce Rosella Cerra.

Tale  stato di cose  si collega  al livello di scolarizzazione dei ragazzi meridionali che si attesta in genere al  79,2%  determinando tassi di abbandono scolastico molto elevati con una forte ripercussione nel mondo del lavoro dove gli occupati, usciti precocemente dagli studi, sono una minoranza a differenza  del Centro - Nord dove si registra un numero più consistente di occupati  nonostante il mancato proseguimento degli studi.

Anche l’emigrazione universitaria – per Rosella Cerra -  è causa di spopolamento del Sud di cui la Svimez riporta dati impressionanti secondo i quali  l’emigrazione studentesca determina una perdita complessiva  di 3 miliardi di euro a causa delle risorse che vanno alle Università del Nord per la perdita di studenti e le spese sostenute dalle famiglie per il mantenimento degli studenti fuori sede. Questo dato  indica che negli ultimi anni il Sud ha perso 200.000 laureati e circa 30 miliardi  di euro  che le famiglie hanno speso per la formazione dei loro figli. Finora lo Stato, in base ad altri dati emergenti,  ha  dato al Sud poche  risorse  per  poter garantire sviluppo e posti di lavoro. « Parliamo –afferma  Rosella Cerra - del famoso 34%  delle risorse dello Stato che devono essere investite al Sud, in proporzione  al numero della popolazione, mentre  finora mediamente si è investito al massimo il 28%.  È chiaro che investendo di meno si ottiene di meno».

In una simulazione dell’applicazione per 10 anni della clausola del 34%, fatta dalla Svimez, si apprende che si sarebbero mantenuti circa 300.000 posti di lavoro,  invece  della perdita di 500.000 posti».  Al fine di risolvere  tale situazione ed evitare lo spopolamento è necessario favorire  la crescita occupazionale a partire dagli asili nido e dal tempo pieno nelle scuole. «Bisognerebbe favorire – secondo Rosella Cerra – un doppio canale lavorativo sia degli occupati nelle strutture pubbliche ( insegnanti, personale educativo e ausiliario, imprese di pulizie) sia delle famiglie in favore di una maggiore occupazione femminile. Sistematicamente alle città del Sud – aggiunge   Rosella Cerra - è stato dato molto meno di quanto previsto dalla Costituzione. Molti milioni in meno per ogni comune. Ciò ha comportato minori servizi, minore qualità dei servizi e ovviamente minore occupazione e maggiore spopolamento. 

Il principio è quello della “perequazione”, previsto dalla Costituzione, a garanzia dell’uniformità dei servizi e dei diritti su tutto il territorio nazionale». Rosella Cerra, insieme ai Partigiani della Scuola Pubblica,  ha sempre denunciato e continua a denunciare le criticità emerse in ogni settore come la precaria condizione in cui versa la maggior parte degli edifici scolastici del Sud  dove 700 edifici scolastici su 2000 all’anagrafe dell’edilizia scolastica sono al centro di un ampio programma di interventi per la sicurezza.


Foto: Rosella Cerra

Lina Latelli Nucifero



Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cultura e Spettacolo.