Il ministro Passera dice no alla chiusura dell'Ilva
Economia Puglia

Il ministro Passera dice no alla chiusura dell'Ilva

martedì 7 agosto, 2012

TARANTO 7 agosto 2012 – Il ministro Passera è intervenuto sulla vicenda Ilva affermando che occorre scongiurare la chiusura dello stabilimento, poiché quando avviene una serrata difficilmente si registra la riapertura di una fabbrica. Le motivazioni principali che spingono ad agire in questa direzione sono, da un lato, lo stanziamento dei fondi necessari per la bonifica dei territori inquinati dagli impianti incriminati, e dall’altro i tempi relativamente brevi necessari per raggiungere degli standard di produzione meno dannosi. Il salvataggio dell’industria e dei posti di lavoro deve essere compiuto con la consapevolezza che gli abitanti del territorio non possono convivere col pericolo causato dai veleni immessi nell’ambiente.

Intanto anche il presidente dell’Ilva ha commentato la decisione della procura di Taranto. In caso di chiusura dello stabilimento, il polo siderurgico più grande d’Europa, ne pagherebbero le conseguenze anche gli impianti di Novi Ligure e di Genova, che lavorano i prodotti provenienti da Taranto. La speranza è che la magistratura scelga una linea più morbida, evitando la cessazione delle attività industriali.[MORE]

Sul fronte mercato inoltre, in caso di blocco dell’Ilva di Taranto, si verificherebbe un calo pari al 5% della produzione, con un conseguente aumento del costo dei prodotti siderurgici, in controtendenza dopo un semestre di prezzi al ribasso.

(foto da ecoalfabeta.blogosfere.it)

Vanna Chessa


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