Inaugurata la 74esima Fiera del Levante. Presenti anche Vendola e Fitto
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Inaugurata la 74esima Fiera del Levante. Presenti anche Vendola e Fitto

lunedì 13 settembre, 2010

BARI - Sabato 11 settembre si è tenuta la cerimonia d’apertura della 74esima Fiera del Levante. Il sindaco di Bari Michele Emiliano ha invitato il numeroso pubblico presente ad osservare un minuto di silenzio per ricordare il sindaco di Pollica Angelo Vassallo: Emiliano ha ricordato come la sua storia fosse simile a quella di altri onesti amministratori del sud che hanno dovuto combattere contro la criminalità abbandonati al loro destino. Presenti anche il presidente della regione Puglia Nichi Vendola ed il ministro dei rapporti con le regioni Raffaele Fitto.[MORE]
Circa l’assenza per il secondo anno consecutivo del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, Vendola ha espresso rammarico per la mancanza del principale interlocutore con cui sarebbe stato possibile condividere analisi ed opinioni sul presente e sul futuro del Mezzogiorno d’Italia. La questione meridionale è stata al centro del discorso di Vendola che ha sottolineato come un Sud dall’antica dimensione europea e dalla vocazione cosmopolita sia stato risucchiato nel cono dei pregiudizi, degli stereotipi e delle generalizzazioni. Il presidente della regione Puglia ha parlato di un Sud spesso silente di fronte ad una demagogia che lo ha raccontato come fenomenologia del parassitismo e delle mafie. Vendola si è poi soffermato sulla questione morale facendo riferimento in particolare ad una politica ridotta a mercato elettorale e ad una pubblica amministrazione piegata a ruoli servili nei confronti dei sistemi di potere. Anche Vendola ha voluto tributare un omaggio ad Angelo Vassallo, simbolo di un sud pulito e dalla schiena dritta. Il presidente della Regione ha inoltre ricordato la partenza dei cento cantieri, molti dei quali riguardano l’infrastrutturazione socio- sanitaria del territorio regionale.

Nel suo intervento Raffaele Fitto ha detto che nei decenni passati al sud sono state destinate ingentissime risorse pubbliche. Molti investimenti, tuttavia, sono stati dispersi e questo ha reso impossibile la riduzione del divario con il nord che la crisi degli ultimi anni ha ulteriormente aggravato. Fitto ha poi sottolineato che a luglio il governo centrale, per dare un segnale forte riguardo all’importanza che il Mezzogiorno ha nella sua agenda politica, ha assunto direttamente alla presidenza del consiglio la competenza sulla coesione territoriale. Si è poi soffermato sui fondi Fas e sul piano di ripresa economica che verrà lanciato in autunno. Il ministro ha poi insistito sulla necessità di ripensare gli indirizzi con i quali le risorse finanziarie sono stato finora programmate, responsabilizzare i governi regionali e locali insieme alle amministrazioni centrali e di introdurre vincoli che valgano come sanzione di scelte programmatiche disinvolte o di persistenti inefficienze amministrative.
 


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