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TEHERAN, 20 SETTEMBRE 2011- Anche il cinema, a volte, fa paura. Sei registi indipendenti iraniani, sono stati arrestati oggi dalle forze dell'intelligence nazionale, con l'accusa di essere "una cellula della Bbc" incaricata di passare alla televisione inglese "informazioni per infangare l'immagine dell'Iran e del suo popolo".[MORE]
I documentaristi, cinque uomini e una donna, avevano girato un lungo servizio che ripercorreva la carriera dell'Ayatollah Khamenei, facendo luce in particolare sui giochi di potere entrati in ballo al momento della sua elezione, e su alcuni retroscena poco noti al pubblico.
Il documentario era andato in onda qualche giorno fa su Bbc Persia; la replica non si è fatta attendere, e alla trasmissione è seguito l'arresto degli autori, che la Bbc continua a non riconoscere come suoi collaboratori, nonostante le accuse ufficiali mosse ai registi dal governo centrale iraniano.
Gli inglesi ribadiscono che i sei non erano giornalisti, e che il canale persiano della Bbc avrebbe regolarmente acquistato i diritti di diffusione del filmato.
Gli arrestati, secondo le indiscrezioni, sarebbero stati trasferiti nella sezione 209 del carcere di Evin, controllata dai servizi d'intelligence; non sono stati resi noti i nomi, ma si dice tra loro ci siano almeno due registi di fama internazionale.
Simona Peluso
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