Lega, Maroni eletto nuovo segretario: prende il via la nuova era post Bossi

ASSAGO (MI), 01 LUGLIO- Il popolo della Lega da oggi ha il suo nuovo segretario. A succedere ad Umberto Bossi è Roberto Maroni, eletto all'unanimità dal congresso federale per alzata di mano."Garantisco lo stesso impegno che ho messo negli ultimi tre anni alla lotta alla mafia. Io sono uno di voi, la mia porta sarà sempre aperta", ha dichiarato il neo eletto che, in merito al Senatur ha aggiunto, "Bossi è mio fratello, lo porterò sempre nel cuore".

E Bossi, salendo sul palco, non riesce a trattenere la commozione, mentre fa riferimento ad un passo della Bibbia, quello nel quale "al re Salomone si presentano due donne e vogliono entrambe un bambino. Salomone non sa decidere di chi è il bambino e dice alle sue guardie 'tagliatelo in mezzo'. Una delle donne grida 'no, no non tagliatelo, datelo all'altra, non tagliate il bambino perché il bambino è suo". Così questo ho fatto io, lo dico perché avverto che alcuni ancora non lo hanno capito".

Prima dell'elezione di Maroni, Umberto Bossi aveva dichiarato, "Non ci sono ladri nella Lega i ladri sono altri e stanno a Roma. Tutto quello che è avvenuto in casa della Lega è stato studiato a tavolino". Il Senatur ha proseguito poi, dicendo che, "Qualcuno ha aperto la fortezza dall'interno: avevamo un amministratore sbagliato. Faccio fatica ancora adesso a credere che un nostro amministratore fosse legato alla 'ndrangheta. Chi lo sapeva doveva dircelo". [MORE]

Bossi incalza, "Chi alzava le scope - riferendosi alla serata del 10 aprile a Bergamo in difesa dell''orgoglio padano' - avrebbe fatto meglio a non farlo perché non aveva capito che la cosa era organizzata. Se si andasse in fondo si capisce che avrebbero fatto meglio a non alzarle troppe. C'era addirittura uno, un po' ridicolo che alzava la scopa e gridava ma poi il suo autista al posto di farlo pagare al Comune lo faceva pagare alla Lega".

Il Senatur tuona dal palco, "Chi pensava che la Lega morisse, non ha capito bene. Io non ero preoccupato per la Lega ma ero preoccupato che morisse un sogno, quello della Padania e lo dico a tutti quegli imbecilli che fanno parte della Lega ma girano con il tricolore. I simboli valgono se vengono utilizzati bene e io credo sempre nella Padania. Sono anche convinto che se ci fossero 20 milioni di ragazzi della prima guerra mondiale non sparerebbero da quella parte ma contro i nemici di Roma e il centralismo italiano".

Tornando al neo segretario, nel discorso fatto prima dell'elezioni Maroni aveva precisato la sua posizione in merito al governo centrale, "Via da Roma se può essere la strada e "via da Roma significa che del problema delle alleanze chi se ne frega, certamente non ci può essere nessuna alleanza con i partiti che sostengono il governo Monti. Vuol dire via dalle poltrone romane, fuori dalla Rai e da questi posti di potere che non ci hanno portato nulla". E con veemenza ha sottolineato, "Il governo Monti è il vero nemico della Padania e il primo obiettivo è licenziare il governo Monti senza possibilità di reintegro".

In settimana Maroni nominerà la sua squadra che lo accompagnerà "in questo difficile e complicato, ma affascinante e meraviglioso nuovo incarico. Ci saranno tre vicesegretari con un segretario vicario, un numero due che sarà naturalmente del Veneto. "Io sono uno di voi, voglio che mi consideriate uno di voi. La mia porta sarà sempre aperta, sono a disposizione dei militanti. Ho cominciato come militante e voglio che mi consideriate un semplice militante della Lega momentaneamente incaricato di un compito che fa tremar le vene nei polsi". Poi Maroni rivolge un appello ai militanti presenti, "Stiamo tutti insieme, statemi vicino perché ho bisogno di sentire il calore e la passione dei militanti, dei nostri meravigliosi militanti. Non c'è niente che valga di più nella Lega. Voi siete i nostri diamanti, la nostra ricchezza, la nostra forza e il nostro futuro. Grazie a tutti, amici. Viva la grande Lega nord".

(Fonte: Ansa, Adnkronos)

Rosy Merola