Piazza Affari, Resoconto della giornata (05/12/13). Draghi e la Bce deludono i listini europei
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Piazza Affari, Resoconto della giornata (05/12/13). Draghi e la Bce deludono i listini europei

giovedì 5 dicembre, 2013

MILANO, 05 DICEMBRE 2013 – «I tassi resteranno bassi a lungo. Si assisterà ad una ripresa dell'economia nel 2014-2015. Restano rischi al ribasso sulla crescita, nonostante la revisione al rialzo delle stime». Lo ha sostenuto oggi Mario Draghi, esprimendo un cauto ottimismo sulla situazione dell’Eurozona. Così, i tassi restano fermi allo 0,25%, dopo la riduzione a sorpresa dello scorso mese. Tuttavia, le parole del governatore della Bce non sono riuscite a rassicurare i listini europei. Così, ancora segno rosso per Piazza Affari, che ha archiviato la seduta con il Ftse Mib a -1,75% a 17.993 punti, ben lontana dalla soglia dei 19.000 punti registrati nelle scorse settimane. Stessa sorte per le consorelle europee: Cac 40 -1,17%, Dax 30 -0,61%, Ftse 100 -0,18% e Ibex 35 -1,56%. [MORE]

SGUARDO MACROECONOMICO – In particolare, secondo Draghi le previsioni di crescita della Bce per l'Eurozona nel 2014 salgono dall'1% all'1,1%. Inoltre, migliorano anche le stime sull'inflazione che, nel 2014, dovrebbe assestarsi a 1,1%, mentre all’1,3% nel 2015. Per il numero uno della Bce: «L'andamento dell'inflazione dovrebbe procedere sotto tono per un periodo prolungato, ma le aspettative sui prezzi restano in linea con l'obiettivo di stabilità». Allo stesso tempo, il governatore Draghi ha invitato i governi europei di «non far passare attraverso nuove tasse il risanamento dei bilanci. Per generare crescita servono stimoli ma anche la correzione degli squilibri». Per questo, ha concluso Draghi: «I governi devono fare le riforme, perché la crescita bassa dipende da riforme non fatte. Le economie devono essere preparate perché gli stimoli abbiano effetto, secondo cui restano rischi al ribasso sulla crescita, nonostante la revisione al rialzo delle stime». Nel mentre, i dati che provengono dall’Oltreoceano aumentano i timori che la Fed, nella riunione del 17-18 dicembre prossimo, possa procedere con il dare il via ad un graduale tapering. Infatti, accelera la crescita dell’economa americana nel terzo trimestre 2013, con il Pil che si porta al 3,6% dal 2,8%. Dato superiore alle aspettative pari a +3,1%.

PIAZZA AFFARI – Aumenta il differenziale Btp/Bund che oggi ha chiuso a 239 punti base con un rendimento del decennale italiano in aumento al 4,25%. Sul paniere principale, male: Intesa Sanpaolo -3,42%, Bper -3,59%, Unicredit -2,5%, Ubi Banca -1,99%, Bpm -3,12%, Banco Popolare -2,51% a 1,322 euro. In netta flessione anche Fiat, che ha concluso gli scambi a -3,71% a 5,455 euro. Segno meno anche per Telecom Italia (-2,63% a 0,667 euro). Bene FonSai (+2,32% a 1,938 euro), Autogrill (+1,52% a 6,01 euro) e Gtech (+1,13% a 21,44 euro).

Rosy Merola

 


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