Quale condizione per essere tutelati dal cielo?
Fantasticherie del cuore Calabria

Quale condizione per essere tutelati dal cielo?

mercoledì 17 maggio, 2017

Il vangelo che è verità, non letteratura romanzata, ci assicura che l’uomo non ha alcun bisogno di preoccuparsi per i suoi bisogni quotidiani.  Si legge in Mt. 6, 26: “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre”. Non valete forse più di loro?”. Qualcuno potrebbe osservare che si tratti solo di belle e suggestive parole, senza però cercare di comprendere il senso vero di queste espressioni, alla luce della condizione che, nello stesso brano (Mt. 6,33), Gesù detta per il compimento di una tale grande certezza: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. Ma il mondo è forse intento a cercare il regno di Dio?[MORE]

Da quello che vediamo attorno a noi, non si fa purtroppo fatica ad osservare che il Signore è ogni giorno messo ai margini della contemporaneità. Un danno indecifrabile che un consumismo drogato copre con sensazioni dorate e truccate. Nel nostro tempo le condizioni, anche se illuminate, vengono sempre confuse con l’imposizione altrui, confondendo spesso il concetto di liberà e di responsabilità civile e spirituale. La condizione evangelica perché l’uomo possa vivere senza gli affanni odierni, tra l’altro costruiti ad arte dai poteri economici e politici del momento, è un salvagente nel mare agitato della vita, non certo una imposizione per ridurre l’autonomia di scelta individuale. Anche il figliol prodigo lascia il Padre, per farsi un futuro da sé stesso.

Sperpera il denaro avuto in dote, senza consultare la saggezza paterna, per poi ritornare alle sue origini dinnanzi alla carestia che lo colse nella solitudine e nella indigenza assoluta. Non fu per questo respinto, ma trovò accoglienza, perché la giustizia divina, nella revisione dei comportamenti personali scorretti, recupera l’uomo alla salvezza e non lo consegna ad una condanna senza appello. Chi cerca la casa del Padre e segue le sue leggi non sarà mai solo e ogni cosa andrà per il verso giusto. Senza questa missione individuale quanto promesso all’uomo non potrà mai realizzarsi, non per negazione del cielo, ma per l’opzione di ognuno a non credere nella Parola. Il battesimo, la cresima, il matrimonio sono sacramenti con i quali si promette lealtà al Creatore, osservando e vivendo il vangelo.

Il beneficio che si avrà, nel mezzo di questo santo stile di vita, non potrà che essere il non “affanno” per le cose fatte o da fare, perché tutelati da quella giustizia divina che sana ogni infermità interiore e illumina qualunque questione terrena. La provvidenza del Signore non è legata a fortuiti vantaggi temporali, ma è strettamente collegata al modello vitale che si è scelto di condurre in porto, attraversando la tempesta o il sereno del proprio progetto esistenziale. Si fa fatica stranamente a capire perché di tanta miseria fisica, spirituale, sociale! Si cercano nuove formule politiche e di mercato, girando sempre intorno all’ipocrisia e al desiderio di potere personale o di gruppo fine a sé stesso. Non c’è la giustizia di Dio nella quotidianità del mondo, senza la fedeltà degli uomini al suo regno.

 

Egidio Chiarella

Seguici anche su Facebook Troppa Terra e Poco Cielo


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Fantasticherie del cuore.