Sanità, Ugl: “Carenza personale, taglio posti letto, chiusura presidi ospedalieri, PS al collasso. A Napoli sistema sul baratro”
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Sanità, Ugl: “Carenza personale, taglio posti letto, chiusura presidi ospedalieri, PS al collasso. A Napoli sistema sul baratro”

venerdì 23 settembre, 2022

“La sanità napoletana affonda e le istituzioni restano immobili a guardare questo mastodontico Titanic inabissarsi. Tanti presidi ospedalieri sono stati chiusi e quelli in funzione sono sempre più sotto pressione. Le scene da girone dantesco del Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli, con pazienti stipati oltre ogni limite di dignità umana, sono lo specchio di una situazione generale dei nosocomi della città e dell’intera Campania ormai totalmente fuori controllo. A pagarne le spese sono i cittadini, cui è negata un’assistenza dignitosa, e gli operatori sanitari costretti a lavorare in condizioni terribili” dichiarano congiuntamente Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della Ugl Salute e Franco Patrociello, Segretario della Ugl Salute di Napoli. “Oltre vacue parole e qualche annuncio – proseguono i sindacalisti - nulla è stato fatto e la recente nomina di un nuovo Direttore Generale del Cardarelli non ha cambiato le carte in tavola. Il Pronto Soccorso di questa struttura potrebbe esporre il cartello di tutto esaurito e il taglio costante dei posti letto rende la possibilità di ricovero un obiettivo quasi irrealizzabile.

I professionisti impegnati a prestare con generosità la loro assistenza sono ormai allo stremo delle forze alla pari di quelli impegnati nelle altre strutture dalla città. C’è carenza di numeri in organico e le condizioni di lavoro sono drammatiche con turni massacranti che non consentono il giusto riposo e il rischio costante della propria incolumità visti gli episodi di violenza fisica e verbale cui spesso sono sottoposti. Non c’è da sorprendersi, dunque, se tanti operatori scelgono di lasciare la prima linea accettando trasferimenti o addirittura optando per il privato. C’è bisogno di interventi urgenti per affrontare questa terribile criticità.  

Di quella Medicina del Territorio che doveva alleggerire la pressione sugli Ospedali in Campania non c’è traccia. A questo punto non servono più parole ma fatti concreti che devono materializzarsi, per affrontare la cronica carenza di personale medico, infermieristico e socio-sanitario, nel definitivo sblocco del turn over attraverso un massiccio piano assunzionale, con forme di contratti a tempo indeterminato. Serve anche restituire all’emergenza-urgenza locale la possibilità di fornire sui mezzi la prima assistenza, cosa troppo spesso negata perché troppe ambulanze non hanno più medici a bordo. Si faccia poi in modo di rendere nuovamente attrattive le professioni sanitarie per bloccare una fuga degli operatori che trascinerebbe il disastroso SSR campano ben oltre il baratro” concludono Giuliano e Patrociello.

 


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