Terremoto di magnitudo 7.4 al largo della Kamchatka: allerta tsunami poi revocata

Scossa nell’Estremo Oriente russo, onde pericolose ipotizzate entro 300 km dall’epicentro

Un forte terremoto di magnitudo 7.4 è stato registrato al largo della costa della Kamchatka, nell’Estremo Oriente russo, secondo i dati dell’United States Geological Survey (USGS).

In un primo momento, il Pacific Tsunami Warning Center aveva diffuso un’allerta per possibili onde anomale pericolose entro un raggio di 300 chilometri dall’epicentro. L’avviso è stato successivamente revocato dopo ulteriori verifiche.

Epicentro e dati tecnici del terremoto

Secondo quanto riportato dall’USGS, la scossa si è verificata a circa 111 chilometri a est di Petropavlovsk-Kamchatsky, capoluogo della regione, con una profondità di 39,5 chilometri.

La zona è altamente sismica, trovandosi lungo l’Anello di Fuoco del Pacifico, una delle aree più soggette a terremoti e attività vulcanica del pianeta.

Perché era stato lanciato l’allarme tsunami

Il timore principale riguardava la possibilità che il sisma generasse tsunami con onde pericolose per le coste vicine. Onde di questo tipo possono rappresentare una minaccia significativa per la popolazione e le infrastrutture, soprattutto nelle zone costiere della Kamchatka.

L’allerta è stata però revocata dopo alcune ore, quando le autorità hanno verificato che non si erano formate onde di intensità preoccupante.

I precedenti nella penisola di Kamchatka

La Kamchatka è una delle regioni al mondo più esposte al rischio di terremoti e tsunami. A luglio 2025, un violento sisma – tra i più forti mai registrati nella penisola – aveva generato tsunami con onde alte fino a 4 metri, costringendo all’evacuazione preventiva persino aree lontane come le Hawaii e il Giappone.

Questi episodi confermano come la regione sia un punto critico per la sismologia mondiale, richiedendo costante monitoraggio e piani di protezione civile pronti all’uso.