Tutte le canzoni di Piccolino, Il nuovo album di Mina
Cultura e Spettacolo Lazio

Tutte le canzoni di Piccolino, Il nuovo album di Mina

sabato 3 dicembre, 2011

ROMA, 3 DICEMBRE 2011 - Piccolino è un album di 10 tracce (più 4 tracce bonus nella versione deluxe) della durata media di 4 minuti. Mina Anna Mazzini non ha bisogno di presentazioni, la sua musica è una grossa fetta della storia della musica popolare italiana ed è attiva e prolifica sulla scena musicale dagli anni 60.[MORE] Il nuovo album di Mina è come sempre un'opera da apprezzare quanto da analizzare prima di potersi fare un'opinione che valga la pena di scrivere. Una volta formata questa opinione non sempre poi si ha un'idea ben precisa su chi andrà a leggere, quali sono i suoi gusti musicali? Quale il suo background? Vista la natura variegata del pubblico di Mina e della sua musica fare una ipotesi è ancora più difficile.

La musica di Mina è popolare nel senso più ampio del genere e ha le sue radici in tutto il XX secolo. Con un bagaglio culturale che spazia dal blues al jazz, dal rock alla dance passando per la musica latinoamericana ed elettronica, Mina e i suoi collaboratori realizzano in totale autonomia una opera d'arte senza troppi compromessi legati al business. Ogni brano è così particolare che merita un discorso a se e quindi ho deciso di cercare di descriverlo traccia per traccia, ad ognuno la facoltà di giudicarlo nel suo insieme.


Il disco si apre con Compagna di Viaggio, una canzone d’atmosfera che ha nel testo il suo punto forte. Le primissime note citano I am the Walrus (canzone di John Lennon) ma lo stile non è trasgressivo come nel classico dei Beatles. Nata dalla penna del poliedrico Giorgio Faletti, la canzone è delicata e intima e spicca per l’eccezionale cura nella scelta dei suoni.

Con Matrioska si apre tutto un altro mondo, fatto di suoni elettrici ed elettronici molto moderni e una Mina estremamente drammatica: bassa e profonda nell’introduzione, aggressiva sul finale.

Questa Canzone è il brano che più di un mese fa fu pubblicato su internet dal produttore e musicista Massimiliano Pani (primo figlio della cantante) allo scopo di determinarne la paternità. L’accompagnamento scarno con pianoforte e chitarra classica in primo piano ben si adatta ale melodie a mezza voce di Mina, l’ingresso degli archi ci riporta indietro agli esordi della cantante con delle tessiture drammatiche da colonna sonora anni ’60.

Ainda Bem è un bolero in lingua portoghese inbastardito dall’elettronica, il risultato di questa contaminazione è un sound molto sofisticato con un eccellente prestazione al pianoforte di Ugo Bongianni.

Brucio di te è una ballad di Giuliano Sangiorgi, cantante, compositore e autore dei Negramaro. Come al solito il suo stile è riconoscibilissimo e le sue melodie raffinate e moderne trovano in Mina quell’espressività fuori dal comune di cui hanno bisogno.

Un riff di chitarra distorta introduce Canzone Maledetta, uno dei pezzi più aggressivi del disco, con una performance vocale ai limiti dell’incredibile per una donna di 71 anni. Alcuni cantanti non invecchiano, maturano.

L’Uomo dell’Autunno è una romanza molto ricercata che non sfigurerebbe in una opera teatrale dei primi del novecento. A firmare il brano è Maurizio Fabrizio, compositore della cerchia sanremese (sono suoi alcuni grandi successi di Mia Martini, Al Bano, Eros Ramazzotti, Antonello Venditti, Renato Zero e molti altri).

Le chitarre di Giorgio Secco dominano in Fuori Città, una canzone forse meno convincente rispetto alle altre ma comunque di alto livello, soprattutto grazie ad un ritornello molto incisivo e alla teatralità di Mina, a volte amara, a volte rassegnata. Per la prima volta nel disco l’arrangiamento è piuttosto complesso e stratificato, sembra contenere più di quanto sia indispensabile.

La canzone di Alex Pani (il nipote di Mina) Fly Away non hacertamente lo spessore artistico delle altre canzoni del disco. Inoltre Mina non ha una padronanza della lingua tale da risultare a suo agio su un testo in lingua inglese (molto più convincente in portoghese). Nemmeno la presenza di illustri musicisti (Faso, Lele Melotti e i già ricordati Ugo Bongianni e Giorgio Secco) sembra portare il brano agli standard del disco. Comunque il ragazzo si farà, ha le possibilità e le doti ma non ha l’esperienza dei suoi colleghi scelti dalla nonna.

Per la chiusura del disco torna Giuliano Sangiorgi (d’altronde lui di canzoni di Mina ne canta tante!) con la sua E così sia, una canzone con un crescendo notevole e che spinge di nuovo Mina a dare il massimo della sua grinta. Mi sarei aspettato di sentirecantare l’autore salentino sulla chiusura del brano, come già successo sull’ultimo singolo di Adriano Celentano. Pazienza, magari un’altra volta.

Only This Song è la prima delle quattro tracce comprese nella versione deluxe e la seconda canzone di Alex Pani nel disco. Come è evidente torna anche la lingua inglese in questa rock ballad che deve molto alla musica anglosassone (trovo somiglianze piuttosto esplicite con una canzone di Adele.


Definire Rattarira come una semplice canzone dance non le rende giustizia. Musica elettronica, ritmo dance, il basso di Faso, gli inserti jazz di Ugo Bongianni e la voce processata di Mina che canta il suo tormentone rendono questo brano una chicca per tutti.


Come se non bastasse Rattarira, Armoniche convergenze è un altro brano che giustifica appieno l'acquisto della versione deluxe. La canzone è semplice, adatta alla radio ma la maestria dei musicisti coinvolti la rendono una perla di arrangiamento (curato da Massimiliano Pani) a metà fra latinoamericano e fusion.


Dr. Roberto (il titolo è ispirato ad un'altra canzone dei Beatles Dr. Robert) è una canzone che Stefano Gislon, ottico di Aviano, spedì a Mina 18 anni fa. La canzone è uno sketch cantato interamente da Gislon sulla professione del dentista. Mentre Gislon canta la band realizza un accompagnamento fusion che come al solito mostra la maestria dei musicisti coinvolti da Mina.


Come si può dedurre dall'ampia rosa di generi musicali toccati, Piccolino è un disco colto che non mancherà di soddisfare la curiosità dell'appassionato di musica con una buona cultura. Consigliato fortemente allo studioso di popolar music in tutte le sue forme ma anche a tutti coloro che vogliono imparare qualche trucco da chi fa della musica una professione

Andrea Portieri


Autore
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