Il Natale di Dickens
Caffellatte e ginger letterari Calabria

Il Natale di Dickens

venerdì 12 dicembre, 2014

 12 DICEMBRE 2014 – Si avvicina ormai il Natale e, tutti, si è impegnati a pensare ai regali da fare. Molti sperano di trovare il dono giusto, il regalo più gradito e, per lo più, le richieste in tema incontrano poche volte il mondo dei libri e della cultura in generale. Fatta salva qualche eccezione, infatti, in tanti sono quelli che aspirano a beni e oggetti materiali, preziosi o meno, ma anche a vacanze in caldi o freddi luoghi. Ritrovarsi, invece, in poltrona, con un libro in mano, davanti a un caminetto acceso con accanto il luccichio di un verdeggiante abete natalizio e il fumo danzante di una calda cioccolata è veramente il sogno di pochi.
Nel pieno dell’aria delle feste, torna, quindi, per gli amanti dei libri, alla memoria un capolavoro che affronta tale argomento: Canto di Natale di Charles Dickens.
Una lettura o visione da proporre un po’ a tutti, grandi e piccini che può esser fruita in vari modi considerato che sono numerose le sue versioni esistenti. Il mondo della Disney, ad esempio, ha omaggiato questo bellissimo testo sia attraverso la sua versione cartacea, rivisitata in chiave fumettistica, con lo zio Paperone nelle vesti di Uncle Scrooge, che con il medesimo episodio realizzato in un piccolo cortometraggio e, non ultimo, attraverso il grande cinema che ha visto la riproposizione di tale lavoro in maniera interessante e innovativa nel 2009. A Christmas Carol, infatti, è stato prodotto in animazione digitalizzata in 3D, con l'ausilio di attori in carne ed ossa. [MORE]
Il Natale di Dickens narra la vicenda del vecchio e avaro, Ebenezer Scrooge, un uomo che ha incentrato il proprio vivere sulla sola ricchezza materiale dimenticando gli affetti, se stesso e il mondo intero giungendo, perfino, a non ricordare la caducità della vita terrena, il suo celere passare e il sopraggiungere della morte.
Proprio in occasione delle feste natalizie, l’avaro, ormai incallito nel suo stolto agire, fa una strana esperienza. Di notte, ha la visione di tre fantasmi rappresentanti rispettivamente lo spirito del Natale passato, del Natale presente e del Natale futuro. Ha l’occasione, grazie a tale circostanza, di vagliare le proprie azioni, il proprio operare e di riflettere e meditare su quanto di lui resterà quando un giorno lascerà il tempo per addentrarsi nell’eternità.
L’opera è ricca di significato e, certamente, non lascia indifferenti. Il vecchio Scrooge ha modo di ravvedersi, di rimediare in parte al tempo mal speso in tanti anni. Ha occasione di far del bene, di aiutare, di alleviare le sofferenze altrui e questo contribuisce a scaldare il suo cuore al punto di poter anch’egli gioire della Santa Festa del Natale insieme ai suoi cari.
Un libro, come già detto, da regalare perché, in un tempo in cui tutto è consumo, tutto è materia è importante, importantissimo, riscoprire i valori e i significati più sani della vita. Questo, infatti, permette realmente di assaporare e gioire di ogni cosa nella sua pienezza. Natale è festa dell’anima, dello spirito prima ancora che della carne perciò, cibarsi di cultura è un vero primo passo per rigenerare se stessi nella storia.

Simona Barberio


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