"Interstellar" di Christopher Nolan: un viaggio nell'interspazio temporale
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"Interstellar" di Christopher Nolan: un viaggio nell'interspazio temporale

giovedì 13 novembre, 2014

INTERSTELLAR di Christopher Nolan, la recensione. Cosa riesce a fare Christopher Nolan mescolando la teoria della relatività, le conoscenze sui viaggi interstellari, un pizzico di umanità e una dose giusta di fantasia? Un nuovo, grande, capolavoro. 

Relatività, spazio e tempo: tre elementi che hanno invaso letteralmente la cultura cinematografica occidentale, gli stessi tre elementi che troviamo in Interstellar e che non necessiterebbero di tante spiegazioni se, il film in questione, non fosse stato prodotto sotto la regia di Christopher Nolan. Tralasciando la trilogia di Batman, in cui si annovera il maggiore successo del regista, in questa nuova pellicola non vanno dimenticate altre opere, come Memento e, soprattutto, Inception, perché il viaggio mentale che lo spettatore dovrà affrontare, nelle tre ore della pellicola, è proprio sul quel fronte.

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Siamo in un epoca non ben precisata della storia umana, un futuro prossimo o molto lontano, in cui l’unica speranza per la sopravvivenza è il ritorno alle origini, all’agricoltura. In questo scenario troviamo Cooper (Matthew McConaughey) e i suoi due figli Murphy (Mackenzie Foy/ Jessica Chastain) e Tom (Casey Affleck). Cooper, ex astronauta, si ritrova in orbita alla ricerca disperata di un nuovo pianeta più ospitale della Terra che possa salvare i suoi figli. Mentre Cooper esplora spazi oltre la nostra Galassia insieme all’equipaggio, nel quale c'è Amelia Brand (Anne Hathaway), il suo unico pensiero è verso l’inconsolabile Murphy, che non ha accettato la sua partenza, e verso la promessa che le ha fatto: il suo ritorno a casa.

Perché mi avete chiamata come una cosa brutta [...] La legge di Murphy?
La legge di Murphy non è una cosa brutta: significa solo che tutto ciò che può accadere, accadrà

Non sarebbe stato il degno seguito di Inception, se l’amore di un genitore per i propri figli non fosse il motore d’azione di ogni decisione, eppure, c’è molto di più in Interstellar, una pellicola, per la quale, la critica si è divisa tra “spettacolare” e “veramente deludente”: insomma, è un film che o si ama o si odia. Ma, le lacune astrofisiche evidenziate - criticate per presenza come produttore esecutivo del fisico Kip Thorne - e i dialoghi, da molti ritenuti poveri, non prendono in esame tutte le sfaccettature del film: dalla forza attrattiva di ogni scena, alla suspense incrementata dalle musiche di Hans Zimmer, ai colpi di scena fino al finale, cento per cento Nolan.

Non è una pellicola sulle nuove scoperte stellari, per quanto il linguaggio tecnico faccia pensare a questo, né, tantomeno, la spiegazione fisica a fenomeni non ancora scoperti, ma è un tentativo forte di competizione con altri capolavori del passato, come 2001: Odissea nello spazio, ed è, allo stesso tempo, una visione innovativa, fantastica per molti aspetti, di come i più profondi rapporti umani possano trascendere le barriere dello spazio, del tempo e della concezione stessa della fisica. Questa è la chiave del film e di quello che fa di Intestellar in assoluto il nuovo capolavoro di Christopher Nolan.

TITOLO: Interstellar
DATA DI USCITA: 6 novembre 2014
REGIA: Christopher Nolan
ATTORI: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Cassey Affleck, Wes Bentley, Michael Caine, Matt Damon
GENERE: Fantascienza
SCENEGGIATURA: Christopher Nolan, Jonathan Nolan
MUSICA: Hans Zimmer
FOTOGRAFIA: Hoyte Van Hoytema
PRODUZIONE: Paramount e Warner Bros
DISTRIBUZIONE: Warner Bros
DURATA: 168 min

Erica Benedettelli

[immagine da europaquotidiano.it]


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