In scena al Grandinetti la commedia brillante Come si rapina una banca
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

In scena al Grandinetti la commedia brillante Come si rapina una banca

domenica 15 dicembre, 2019

LAMEZIA TERME (CZ) 15 DIC - Una storia scombinata, a tratti surrealista, sconquassata, che nel corso della rappresentazione  si incastra  in una incredibile perfezione, domina  la commedia  “ Come si rapina una banca” di Samy Fayad  portata in scena al Teatro Comunale Grandinetti dalla compagnia  amatoriale Quinta Scenica di Castrolibero di Cosenza e inserita nella rassegna “Vacantiandu” con la direzione artistica di Diego Ruiz e Nico Morelli e la direzione amministrativa di Walter Vasta.

Lo spettacolo ,non partecipante  al   concorso del Gran Premio Teatro Amatoriale Italiano,   nel corso della V edizione del  Premio Fita Bronzi di Riace dello scorso 19 ottobre, dedicato alle migliori compagnie amatoriali calabresi,  ha ottenuto 5 nomination  come migliore spettacolo, migliore regia, migliore scenografia, migliore attore protagonista (Alessandro Chiappetta), migliore attore caratterista ( Aldo Curcio).  La commedia in tre atti “Come si rapina una banca”,  per la regia di Alessandro Chiappetta, ha raccontato in dialetto cosentino, intessuto di battute in lingua italiana,   le vicende di una famiglia napoletana molto povera  che, per sollevarsi dalla miseria, decide di rapinare una banca andando incontro ad ostacoli ed imprevisti che alla fine si risolveranno a sua favore.  

Sul palcoscenico Alessandro Chiappetta, Daniela Aragona, Fabio Contino, Alessandra Bianchi, Aldo Curcio, Maddalena Molinaro, Fulvio Stoja e Nino  Muoio , i quali, nonostante l’impegno e la  buona volontà, non sono riusciti ad arrivare completamente al numeroso pubblico presente dimostratosi un po’ tiepido nel concedere convincenti applausi specie nella prima parte della pièce.Evidentemente il pubblico, pur avvertendo l’originalità  e la bontà  della narrazione, incastonata in una scenografia essenziale  rispecchiante l’estrema povertà dei protagonisti della vicenda, non ha raggiunto l’apice del divertimento che, in genere,  si manifesta in risate sonore e roboanti anche a causa di una discontinuità di ritmo e di tono. Gli attori hanno cercato di rappresentare, attraverso il caso, l’imbroglio e l’intreccio, che sono alla base dei testi di  Fayad, il mondo degli emarginati napoletani il cui destino è  segnato fin dalla nascita e che può essere cambiato dalla casualità.  

Così si presentano sulla scena Regina, la rassegnata consorte di Agostino  Capece ,convinto che il destino gli ha messo in mano un metro di 90 centimentri anziché di cento, il sempliciotto figlio Tonino, la sedotta ed abbandonata figlia Giuliana, l’anziano padre Gaspare che condivide con Agostino un passato di avventure e disavventure, la stravagante e provvidenziale vedova Altavilla, il direttore della Banca, spasimante di  Giuliana,  che diventa il vero ex machina dell’ingarbugliata vicenda sposando la giovane, divenuta nel frattempo madre di un bambino,  e sistemando tutta la sua famiglia. Si sciolgono in tal modo i nodi  della famosissima commedia di Samy Fayad,  nato a Parigi nel 1925 da genitori libanesi e morto a Napoli nel 1999.  

Autore teatrale e radiofonico, oltre che giornalista, i suoi testi sono stati portati in scena da attori del calibro di Peppino De Filippo, Nino Taranto e Peppe Barra e rappresentati in Francia , Germania, Svizzera, Austria, Svezia, Grecia, Polonia, Gran Bretagna, Romania, Bulgaria, Argentina, Brasile, Messico, Stati Uniti d’America.

Lina Latelli Nucifero


Autore
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