Natale in Campania: compie 5 anni "Pacco alla camorra"
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Natale in Campania: compie 5 anni "Pacco alla camorra"

lunedì 22 dicembre, 2014

NAPOLI, 22 DICEMBRE 2014 -  Compiono 5 anni i “Pacchi alla camorra”, i cesti natalizi di Libera, della Fondazione Polis in collaborazione con le RES - rete di economia sociale - e NCO - nuovo commercio organizzato, composti con i prodotti delle terre confiscate alle mafie. L'economia sociale più che l'economia criminale: Il “Pacco alla camorra” è il risultato di un progetto che vede coinvolte 16 imprese, tra cui cooperative sociali, aziende che hanno denunciato il racket, associazioni e il Comitato don Peppe Diana. Stefano Caldoro, presidente della regione Campania, ha invitato tutti a regalare per Natale "il Pacco alla Camorra", come simbolo del contrasto alle attività malavitose. Pacco oltre ad indicare il cesto significa anche fregatura, quindi vuol dire "dare una fregatura alla camorra". Un'iniziativanata con lo scopo di voler valorizzare i prodotti tipici della Campania, per la promozione di un'economia a km zero, per il reinserimento nel mondo del lavoro di persone in momentanea difficoltà, come i minori e i tossicodipendenti. "Frutto di un lavoro fatto quotidianamente, e noi vogliamo sintetizzare in questa occasione l’impegno delle associazioni con un simbolo che è questo pacco alla camorra", ha detto Caldoro.

"Pacco alla Camorra", duro colpo ai clan

"Facciamo il punto della situazione – ha detto Paolo Siani, presidente di Polis – partendo dalle attività che l’associazione svolge. Possiamo fare milioni di marce, appelli e iniziative ma quello che alla camorra dà più fastidio è quando ci appropriamo dei loro beni. Gli straordinari ragazzi delle cooperative sono costretti a subire per questo gli atti di vandalismo”. E ha parlato di “antimafia sociale” per resistere anche di fronte agli atti vandalici, come la distruzione dei prodotti delle terre confiscate. Geppino Fiorenza di Libera Campania ha ricordato che tramite Polis sono state assegnate anche borse di studio ai parenti di vittime innocenti delle mafie. Nell’occasione, si presenta anche il nuovo Comitato Scientifico della Fondazione Polis, composto da 11 rappresentanti della cultura e delle professioni del territorio regionale. 

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Tra gli organizzatori dell'iniziativa Valerio Tartaglione afferma: "E' un'occasione per dimostrare che si può fare e si può costruire un cambiamento reale in questo territorio, e solo così potremo dire di aver vinto la battaglia contro la camorra". A sostegno di tale iniziativa anche il procuratore generale di Reggio Calabria  Federico Cafiero De Rhao, ha sottolineato che attraverso le confische “si colpiscono i clan".

"Pacco alla camorra" si fa portatrice di un forte messaggio socio-culturale, per ricordare che la lotta alle mafie si fa scendendo in campo in prima persona e non delegandola  semplicemente allo Stato.

 

(foto:napolidavivere.it)

Filomena I. Gaudioso


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