"Sotto assedio - White House Down" di Roland Emmerich, un Obama con la mitraglia
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"Sotto assedio - White House Down" di Roland Emmerich, un Obama con la mitraglia

venerdì 27 settembre, 2013

SOTTO ASSEDIO - WHITE HOUSE DOWN, LA RECENSIONE. Per riconquistare la figlia undicenne Emily (Joey King), l’aspirante agente di sicurezza Cale (Channing Tatum), genitore divorziato, non sceglie di regalarle un cellulare con fotocamera (Emily già ce l’ha), ma di portarla in visita alla Casa Bianca con due pass speciali, mollatigli da una vecchia fiamma del college, ora impiegata nei Servizi Segreti (Maggie Gyllenhaal). Ha scelto il giorno sbagliato: ad interrompere la routine del Presidente degli Stati Uniti, Sawyer (Jamie Foxx) e di tutto l’entourage, interviene un gruppo di uomini armati, coordinati da una talpa, sparando all’impazzata e seminando esplosivi qua e là. Chi li coordina ha in mente di chiedere un riscatto molto alto, ma per farlo il Presidente deve essere catturato. E invece sguscia tra labirinti e cavi dell’ascensore insieme a Cale, che ha la possibilità di dimostrare sul campo di essere un duro ed un buon papà.[MORE]

EMMERICH VA A WASHINGTON (PURTROPPO) – La prima puntata dell’undicesima stagione della nota serie televisiva animata I Simpson (vedi video sottostante) parodiava senza pietà certi action movies che, senza colpo ferire, ferivano a destra e a manca crogiolandosi nei massacri. In quella puntata compariva infatti il personaggio di Mel Gibson, che girava un remake di Mr. Smith va a Washington, film del ’39 in cui James Stewart interpretava il ruolo di un onesto ed ingenuo cittadino chiamato a lottare (verbalmente) contro l’affarismo in seno al Senato di Washington. Il film di Gibson, rispettoso dell'originale, suscitava il consenso di tutti, ma anche la disapprovazione dell’americano pigro di testa e di fisico, Homer Simpson, che lo definiva “bizzoso come andare in chiesa”. L’attore\regista chiedeva allora ad Homer di aiutarlo a girare nuovamente il film: ne veniva fuori un finale senza senso, in cui il Presidente degli Stati Uniti veniva inspiegabilmente decapitato da un disco tagliente ed un Senatore trafitto da una bandiera, mentre Mr. Smith\Gibson sparava all’impazzata divertendosi da (far) morire. I produttori commentavano esterrefatti: “Hai decapitato il Presidente, Mel!”, “Hai impalato un Senatore degli Stati Uniti con la bandiera americana!”. Ecco: la noiosa digressione – ma vi assicuro che nel frattempo sparavo dei petardi – serve per descrivere Sotto assedio – White House Down di Roland Emmerich, regista che ci ha abituato alle catastrofi (Independence Day, 10.000 a. C., 2012) e che con questo film sfiora la catastrofe cinematografica.

 

(I Simpson, stagione 11, puntata 1, Oltre la sfera della cantonatavedi da minuto 12:20 a 14:20)

OBAMA CON LA MITRAGLIA – Basti dire che Foxx interpreta un Presidente di colore con accento obamiano e mitraglia, ridotto a buddy cop dell’eroe di turno, un Channing Tatum tutto muscoli e mieloso amore filiale. E il film pare davvero una filiale sgangherata di Die Hard alla Casa Bianca, che si vuole diventi una Casa Rossa, e che fallisce anche peggio del modesto ma più dignitoso Attacco al potereOlympus has fallen , di pochi mesi fa, dello specialista Antoine Fuqua. L’armamentario è ricco, basta scegliere tra: 1) banalità, come il capoccia della sicurezza (James Woods) col figlio morto in missione e prossimo alla pensione (ma guarda che sfortuna); 2) surreali trovate exploitation, con Jamie Foxx ad interpretare un assurdo ibrido tra Django e Lincoln (fortuna che non arriverà nessun Oscar), un Presidente con le sneakers che fa parkour e si lancia contro il nemico con un’affilatissima penna;

3) azzardi alla Hazzard malriusciti, come la limousine presidenziale presa a colpi di bazooka dal tetto mentre sfreccia nel giardino e piroetta nella piscina; 4) anticaglie che pretenderebbero di essere moderne, come l’hacker nella stanza dei bottoni che s’infiltra nel sistema informatico con la stessa facilità con cui era penetrato nella Casa Bianca il primo bandito, col geniale travestimento di impiegato delle pulizie (!), o 5) i twist che puntualmente succedono al “meno due” di qualche conto alla rovescia. Inutile dire che i buoni sono immortali, nonostante bombe a mano e proiettili in petto. 

Sospensione dell’incredulità? Non può sempre essere una scusa: questo pop corn movie ha tutte le b del mondo, da quella di blockbuster (ma con quel budget, si poteva sfamare ben altrimenti la fame cinematografica nel mondo), a quella di b-movie (con tutte le pretese che può accampare un cast comunque di livello, sebbene James Woods faccia fatica a credere al suo ruolo), a quella di boutade. Perché Sotto assedio - White House Down di Roland Emmerich è uno scherzo, una parodia involontaria, un simil-film-di-Mel-Gibson-animato-nei-Simpson, e proprio come quella puntata della serie di Matt Groening, poteva tranquillamente titolare Oltre la sfera della cantonata. Non ci si crede, ma c'è chi si accontenta delle cannonate dai bazooka. E allora risparmiamo “bidone” e “becero” - anche se certa stampa americana ci è andata giù pesante - nel rispetto di chi ama, comunque, le rumorose distrazioni e la sindrome da esplosioni.
Che a noi non dispiacciono, fintantochè non rischiano di diventare un insulto all'intelligenza. 

USCITA CINEMA: 26/09/2013
GENERE: Azione, Drammatico
REGIA: Roland Emmerich
SCENEGGIATURA: James Vanderbilt
ATTORI: Channing Tatum, Maggie Gyllenhaal, Jamie Foxx, James Woods, Richard Jenkins, Jason Clarke, Rachelle Lefevre, Joey King, Lance Reddick, Jake Weber, Garcelle Beauvais
PRODUZIONE: Iron Horse Entertainment, Mythology Entertainment
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
PAESE: USA 2013
DURATA: 131 Min

Antonio Maiorino
Critico cinematografico e d'arte
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