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VIENNA - Sebastian Kurz, ministro degli esteri austriaco, dell’ÖVP, partito popolare austriaco, avanza la proposta di bloccare i migranti in fuga verso l’Europa portandoli su delle isole. Durante un’intervista del 4 giugno per il quotidiano "Die Presse", rievoca, come esempio, quanto avrebbero fatto gli Usa in passato, dichiarando: " Non è un caso che gli immigrati negli Stati Uniti arrivassero ad Ellis Island prima di giungere a New York. Sull'isola le autorità degli stati uniti decidevano quando e chi potesse raggiungere la terraferma".
Il ministro, poi, tirando in ballo anche l’Onu esprime il suo parere: "Per prima cosa l'UE dovrebbe definire chiaramente che chi cerca di giungere in Europa illegalmente perda il diritto di asilo. Secondo, essere salvati in mare non dovrebbe rappresentare un biglietto per l'Europa. Terzo, bisognerebbe attuare più aiuti a livello locale e, contemporaneamente, accelerare l'assunzione volontaria dei più poveri, con programmi di reinsediamento". Prosegue con un ulteriore esempio: "Chi deve attendere su un'isola, come Lesbo, senza possibilità di ottenere asilo, si convincerà più facilmente a tornare indietro di chi abita già in un appartamento a Vienna oppure a Berlino".[MORE]
Nei discorsi di Kurz, sempre come esempio, viene citata anche l'Australia: "Tra il 2012 e il 2013, 40mila profughi sono arrivati in Australia via mare e oltre mille sono annegati. Ora non arriva più nessuno e non ci sono più annegamenti. Questo perché l'Australia è riuscita a decidere chi avesse il permesso di entrare e non ha lasciato questa decisione ai trafficanti di esseri umani. Il nostro sistema provoca migliaia di morti nel Mediterraneo perché i migranti sperano di essere accolti"
L' Unhcr, il commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, spiega: "I progetti di contenimento proposti dal ministro degli esteri contraddicono i valori fondamentali dell'Europa".
Numerose, intanto, le critiche che emergono nei confronti delle dichiarazioni del ministro austriaco, specie tramite i social.
(Foto da diepresse.com)
Riccardo Rusconi
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