Protestano gli studenti dell'Università di Reggio Calabria
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Gli studenti dell’Università "Mediterranea" di Reggio Calabria hanno diffuso un comunicato attraverso il quale protestano fermamente per la mancata corresponsione delle borse di studio , da parte della stessa Università, agli aventi diritto.“Sono molti - recita il comunicato - gli studenti in graduatoria che ormai da mesi aspettano invano il pagamento delle borse di studio.
Dopo questa lunga attesa, riteniamo oggi di rivolgerci a tutti gli organi in causa, con questa lettera aperta, in modo che abbiano modo di chiarire e sanare questa grave ed inconcepibile situazione. La promessa del pagamento delle borse, fatta in pompa magna sulle pagine dei giornali, da rettore e rappresentanti degli studenti, che doveva avvenire entro il mese di marzo e' stata disattesa. [MORE]
Quello che oggi ci chiediamo e' come sia possibile un tale atteggiamento, in un momento di difficolta' generale, in cui si dovrebbero incentivare e premiare gli studenti che scelgono la Mediterranea, piuttosto che privarli dei loro diritti essenziali. Erano, sono e rimarranno gli studenti il cuore ed il fine dell'universita' anche se in questo caso si sta dimostrando esattamente il contrario. Stiamo assistendo da settimane a "rimpalli" di responsabilita' tra Mediterranea e ARDIS (Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio universitario ndr), quest'ultima ormai passata sotto la completa gestione dell'universita', sul mancato saldo delle borse, ma arrivati a questo punto possiamo ben dire che la situazione e' diventata ormai insostenibile e la misura colma. Non stiamo parlando di velleitari servizi o di qualche prerogativa, ma di un diritto essenziale che garantisce il percorso universitario a molti studenti, senza il quale si troverebbero se non nella condizione di abbandonare gli studi, comunque in una situazione di grave difficolta' e sacrificio.
Cosa che dovrebbe essere attenuata il piu' possibile, sotto il profilo economico, per evitare che l'universita' diventi accessibile solo a determinate fasce sociali. Infatti - si legge - sono davvero cospicue le somme che uno studente tipo deve sborsare giornalmente per proseguire il corso dei propri studi, basti pensare solamente ai libri, i codici, le stampe e tutto il materiale didattico collaterale per i quali si arriva a spendere anche piu' di 100/150 euro per una singola materia.
Per non parlare delle spese di vitto e alloggio che devono affrontare i fuori sede e delle tasse universitarie in perenne aumento".
Prosegue quindi il comunicato, “è arrivato il momento in cui qualcuno dovra' erogare i contributi agli aventi diritto o spiegare, in caso contrario, il perche' non lo ha fatto, assumendonese ovviamente tutte le responsabilità.
Non si gioca con i diritti degli studenti, in particolare con quelli della Mediterranea che sono i pochi che resistono alla tentazione di emigrare credendo ancora in un futuro migliore per la nostra terra. Ma in questa situazione - si legge infine - per quanto ancora resisteranno?”.