MILANO, 26 OTTOBRE 2015 - Continua a proclamarsi innocente Abdel Majid Touil, il marocchino arrestato lo scorso 20 maggio su richiesta delle autorità tunisine per la strage del Museo del Bardo del 18 marzo. «Sono innocente. Io queste cose non le ho mai fatte e non so chi le ha fatte e confido nella decisione dei giudici», ha detto Touil, oggi presente in aula davanti ai giudici della Corte d'appello che si sono riservati e decideranno a ore sulla richiesta di estradizione da parte di Tunisi. [MORE]
Il pg in udienza si è riportato alla memoria scritta del sostituto procuratore generale Piero de Petris, titolare del fascicolo in cui respingeva la richiesta di estradizione in quanto in Tunisia c’è la pena di morte. Aspetto sottolineato anche dalla difesa del giovane marocchino, rappresentata dall’avvocato Silvia Fiorentino, la quale ha affermato che «c’è anche la ragionevole possibilità che una persona accusata di questo tipo di reati sia sottoposta, in carcere, a un trattamento inumano e a un processo non equo». L’avvocato ha inoltre evidenziato come i gravi indizi nei confronti del giovane marocchino siano insussistenti. Il «quadro indiziario è assolutamente carente», ha dichiarato. Tutte le prove raccolte dal legale dimostrano che il giorno della tragedia Touil era in Italia e non in Tunisia, come sostenuto dall’autorità giudiziaria tunisina.
[foto: rainews.it]
Antonella Sica
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