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BUENOS AIRES, 03 APRILE 2013 - Nella zona di Buenos Aires, in Argentina, si contano almeno trentacinque morti a seguito di un'alluvione che ha colpito la parte a Nord della capitale e le aree limitrofe. Le persone evacuate sono oltre 2.500 nella cittadina di La Plata ed in 35.000 hanno subìto danni a causa tella forte tempesta.
Le raffiche di vento hanno colpito gli alberi e troncato le line d'alta tensione, centinaia di tetti delle abitazioni sono stati scoperchiati, soprattutto nelle aree delle baraccopoli ed in periferia. La città è rimasta paralizzata, inoltre, per gli oltre quaranta centimetri di pioggia che sono caduti.
Venticinque dei morti accertati risiedevano nella provincia di Buenos Aires, altri sei, si apprende, si trovavano proprio nella capitale. Il bilancio potrebbe salire nelle prossime ore e l'allerta per il maltempo rimarrà in vigore almeno fino alla giornata di Giovedì.[MORE]
Il governatore provinciale, Daniel Scioli ha parlato con la stampa spiegando che si è trattato di una «Una tragedia senza precedenti, dalle serie conseguenze». Nel suo intervento ha specificato che le piogge torrenziali hanno dato vita ad una «Trappola letale». Scioli ha anche fatto sapere, a nome delle istituzioni: «La nostra più grande preoccupazione è ora di salvare più vite possibili».
I terribili racconti della popolazione parlano di persone che si sono arrampicate sugli alberi e sui tetti tentando si salvarsi. Julio De Vido, ministro della Pianificazione Nazionale, ha affermato: «Il nostro lavoro è ripristinare i servizi, ma attenderemo fino a quando le attrezzature non si saranno asciugate, per garantire la sicurezza dei lavoratori del settore elettrico, perché non vogliamo altre vittime».
(Foto da classmeteo.it)
Alessia Malachiti
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